Genesi, tra riletture e revisionismo: e se la Bibbia parlasse di Dèi di un altro mondo?

biglino (3)

di Param Shiva Singh

Filone paleoatronautico, nuova tappa: è in libreria l’attesa ristampa per Uno Editori di uno tra i lavori più noti di Mauro Biglino (traduttore di ebraico biblico), “Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia“, integrato col capitolo extra ‘Le Guerre di Dio“. Fortemente avversato da esegeti, credenti e fedeli delle religioni abramitiche, animato da curiosità revisionista e spirito da esploratore in avanscoperta (si sente scevro da ‘pregiudizi e verità assolute’, come più volte etichetta le sue fatiche) confutando le idee notoriamente consolidate sulla Bibbia, Biglino ripercorre le sacre scritture svelandone una genesi più ‘storica’ che ‘mistica’, dove le narrazioni fideistiche (Dio Uno, diluvio universale e Noè, i Dieci Comandamenti, Adamo ed Eva etc.) non sarebbero altro che accadimenti storici realmente accaduti, dai quali rileggere integralmente i passi centrali dell’Antico Testamento.

La tesi di Biglino, oltre che da una traduzione letterale dei testi originali spogli di successive (dogmatismo arbitrario?) interpretazioni, è sostenuta da indizi (anche da scavi archeologici), collegamenti logici e deduzioni empiriche, che l’Autore fa propri seguendo gli studi dell’esperto di lingue semitiche Zecharia Sitchin (tra i pochi a decifrare la scrittura cuneiforme dei Sumeri):

Sapevi che la Genesi, nel significato letterale dei termini ebraici, racconta la creazione dell’uomo attraverso un intervento di ingegneria genetica?

Era un UFO la gloria di Dio che passa davanti a Mosè che si protegge nella roccia per non essere ucciso?

Che cosa hanno veramente visto Elia, Zaccaria, Ezechiele…?

Cosa erano gli oggetti volanti descritti letteralmente nei loro libri?

Perché gli Angeli della Bibbia dovevano lavarsi i piedi e mangiare anche due volte in un giorno?

Perché potevano essere aggrediti e per difendersi usavano alta tecnologia?

È vero l’Antico Testamento afferma che Dio muore come tutti gli uomini?

Il termine Anunnaki, come abbiamo visto nel primo capitolo, viene tradotto con “quelli che dall’alto sono scesi sulla terra” ma anche con “il seme più importante della terra”: entrambi i significati rimandano a una categoria di individui dalle caratteristiche peculiari, molto speciali e si presentano anch’essi come potenti, legislatori, giudici…
In effetti tra Anunnaki ed Elohim ci sono somiglianze sorprendenti che concernono tutti gli aspetti della operatività che viene loro attribuita, come quella posta in essere nella cosiddetta creazione dell’uomo che affronteremo nel prossimo capitolo: un evento che sarebbe preferibile definire ‘fabbricazione’.”

biglino (1)

Il libro offre interessanti, quanto suggestive, chiavi di lettura per chi ha voglia (e coraggio intellettuale) di volersi spingere oltre i dogmi ecclesiastici consolidati, animato da animo curioso e libertà per la ricerca della verità.

SOSTIENI OASI SANA

biglino (1)

“I paralleli e le corrispondenze tra la Bibbia e le Tavolette sumere sono così sbalorditive e così numerose che non possono essere ignorate. Esse ci inducono a supporre che la Bibbia e gli scritti sumero-accadici narrino in sostanza gli stessi eventi.
Pertanto gli Elohim biblici e gli Anunnaki di cui parlano i sumeri potrebbero essere davvero gli stessi individui, così come i malakhim della Bibbia potrebbero essere gli Igigi.
È assolutamente necessario che il nostro approccio sia caratterizzato da una mente aperta, desiderosa di valutare eventuali evidenze con un metodo rigorosamente logico, in una ricerca della conoscenza priva di pregiudizi o dogmi. Fedeli al nostro impegno, noi pensiamo che le sorprendenti corrispondenze e gli straordinari parallelismi tra la Bibbia e le Tavolette sumere non possano essere ignorati né evitati ma seriamente approfonditi”.

Riproduzione consentita, citando fonte e autore

3 commenti

Lascia un commento