OASI SANA promuove il Kundalini Yoga secondo gli insegnamenti del Maestro Yogi Bhajan con il primo di una serie di intensivi monotematici: Venerdì 11 Maggio 2018, dalle ore 18.30 alle ore 20.30 a Bracciano, in Via dei Lecci 67 sarà la volta de ‘Il Chakra del Cuore, meditazione, mantra, mudra e suoni di guarigione‘ . L’invito di OASI SANA è esteso a quanti abbia interesse e/o sentano il desiderio di partecipare: l’ingresso è ad offerta libera.
La classe sarà tenuta da insegnanti di Kundalini Yoga certificati TT1 (riconosciuti Kundalini Research Institute) Sangat Sevat Singh e Nadh Ananda Kaur, assieme a Param Shiva Singh.
Info e prenotazioni 347.848.6719 – oasisana@virgilio.it oppure mettendo PARTECIPERO’ direttamente sull’evento Facebook.
SI CONSIGLIA
di indossare abiti comodi, preferibilmente di colore bianco, di portare una stuoia/tappetino e di aver pranzato vegetariano/vegano e in modo leggero almeno nel giorno della classe. Si invita poi a non introdurre in Sala Yoga dispositivi ad irradiazione di onde elettromagnetica non ionizzanti (cellulari, smartphone, tablet, etc.. anche in modalità silenziosa).al fine di non alterare e nuocere il campo elettromagnetico personale e collettivo del gruppo dei partecipanti.
(da Le vie del Dharma, Kundalini Yoga)
Il quarto chakra porta il nome sanscrito di Anahata (pronuncia: anàhata), o chakra del cuore. È un chakra cardinale, in mezzo ai sette, è il ponte di trasformazione da corpo a spirito, è la sede del prana. È “il centro del perdono”; è la fonte del vero amore e di ogni sentimento; si nutre di affetti e di appartenenze; è connesso alle relazioni personali (compagno/a, marito/moglie, parenti, genitori, figli).
Il chakra è correlato al ritmo del battito del cuore, e qui si può ascoltare anche il ritmo dell’universo. Anahata presiede le funzioni del cuore, del sistema circolatorio del sangue e dell’apparato respiratorio; l’organo di senso è la pelle che ricopre il corpo, gli organi di azione sono le mani.
Anahata è forse il chakra più importante ed, essendo nel mezzo, rappresenta il punto di svolta tra una vita dedicata al soddisfacimento dei desideri terreni e una rivolta al cielo e all’immortalità. Con Anahata si diventa consapevoli di ciò che è reale, non si è più sotto l’influenza di Maya, l’illusione.
Il quarto chakra è rappresentato con dodici petali verdi o azzurri; il suo yantra è una stella a sei punte, sulla più bassa c’è disegnata un’antilope, timida e veloce, in uno stato di perenne meraviglia; al centro della stella si forma un esagono, che inscrive la sillaba YAM, stilizzata.
Meditando su Anahata si ha coscienza dell’amore, della compassione, della gioia; energeticamente si ottiene il potere emotivo; si diventa capaci di amore incondizionato. La verità sacra che si conosce grazie al chakra del cuore è “accettare l’altro per quello che è, senza cercare di cambiarlo”; l’affermazione per sviluppare Anahata è “sono degno di ricevere amore; merito di…”