“Quali sono quelle nuove misteriose torri che incombono sui marciapiedi di New York? Con l’aggiornamento della città al wireless 5G, il paesaggio stradale sta cambiando“. La denuncia, sminuita a dir il vero, arriva direttamente dalle colonne del New York Times: in un articolo in cui vengono riportate paure e ansie dei cittadini che vedono spuntare come funghi per le strade torri e tralicci porta antenne, quantificate in poco meno di 10.000 ogni 5 chilometri. “Siamo rimasti scioccati perché non avevamo idea di cosa fosse”. ‘Oh, mio Dio‘, stavo impazzendo. È enorme. È così grande.” E ancora: “Siamo solo preoccupati che sia così vicino alla camera da letto di mio figlio” e infine, “penso che mi rivolgerò ad un avvocato“, sono solo alcune delle testimonianze raccolte per le strade e nelle case dei cittadini dalla giornalista del NYT, le voci di chi si preoccupa alla vista di antenne che si attaccano pure su pali e semafori stradali. “Le torri 5G, così come i cavi in fibra interrati, costituiranno un’infrastruttura che vettori come AT&T e Verizon possono utilizzare per fornire un servizio migliore ai clienti” riporta il giornale, dimenticando come proprio Verizon, colosso del 5G americano, nell’ultimo rapporto annuale abbia messo nero su bianco l’allarme: “La nostra attività wireless deve affrontare anche azioni legali per lesioni personali e omicidio colposo relative a presunti effetti sulla salute di telefoni wireless o trasmettitori di radiofrequenze. Potremmo sostenere spese significative per la difesa di queste cause. Inoltre, potremmo essere tenuti a pagare premi o accordi significativi.”
CLAMOROSO – Multinazionale del 5G prevede: “potremmo pagare danni per omicidio colposo e lesioni da wireless”
Secondo antennasearch.com, nel raggio di meno di 5 chilometri tra la Bayard Street e Mulberry Street a New York City ci sono infatti 680 torri porta antenne a microonde e 9.688 antenne che irradiano h24 ogni giorno radiofrequenze a microonde. Come riportato dal sito Zero5G, per le strade sono stati rilevati pericolosissimi picchi d’elettrosmog pari a 37 V/m. “Oltre ai download più veloci, 4G-5G possono includere sorveglianza biometrica e raccolta dati ingiustificate“. Della questione antenne 5G nella Grande Mela, se n’è occupato con un servizio TV anche il canale FOX 5 New York: “nessuno a venuto a chiederci se volevamo le antenne, ci sentiamo impotenti“, ha ripetuto una donna intervistata.

Come scovato in esclusiva da OASI SANA un documento interno del Parlamento europeo indica che entro il 2025 potrebbero esserci fino a 800 di antenne 5G per ogni chilometro quadrato del territorio continentale, compreso quello italiano. E Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’innovazione si è già detto favorevole ad innalzare i limiti soglia di legge di inquinamento elettromagnetico italiano da 6 a 61 V/m, quindi ben 110 volte più di oggi, perché – secondo Butti – rischi per la salute umana sono “del tutto immaginari e del tutto ipotetici“.
5G, entro il 2025 almeno 800 antenne (possibili cancerogeni) su ogni chilometro d’Italia? Una ogni 20 metri. Lo dice l’Europa (che mette a rischio la popolazione)
Ma proprio dall’America l’allarme 5G è stato lanciato anche da Devra Lee Davis, nota epidemiologa nominata dal presidente Clinton nel Consiglio per le indagini sui rischi e la sicurezza chimica (1994-99) e membro di un team di scienziati insigniti del Premio Nobel per la Pace nel 2007. Intervenendo nella Maratona 5G promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G su La Casa del Sole Tv, e ripresa da OASI SANA, l’ex Nobel ha detto: “vivere vicino alle antenne è pericoloso, dal sangue si evidenziano danni al DNA!”