5G, entro il 2025 almeno 800 antenne (possibili cancerogeni) su ogni chilometro d’Italia? Una ogni 20 metri. Lo dice l’Europa (che mette a rischio la popolazione)

Tecnicamente si chiamano punti di accesso wireless di piccola area (SAWAP o small cell), sono le mini-antenne a microonde millimetriche pensate per servire il 5G, cioé l‘Internet delle cose e non più solo delle telefonia mobile, ma oggetti, cioé devices connessi nella casa domotica. In un documento interno, indirizzato ai membri e al personale del Parlamento europeo, da Bruxelles si scopre che entro il 2025 potrebbero essercene fino a 800 di antenne 5G per ogni chilometro quadrato del territorio continentale, compreso quello italiano, dove il wireless di quinta generazione è oggi a 26 Ghz e previsto dall’AgCom fino alla frequenza limite degli 80 Ghz (noto come dai 60 Ghz ci sia difficoltà di assorbire ossigeno). Praticamente un’antenna 5G ogni 20 metri, ovunque, senza soluzione di continuità. Stiamo parlando di stazioni radio base che irradiano radiofrequenze onde non ionizzanti, cioé (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) possibili agenti cancerogeni per l’uomo (nella revisione attesa entro il 2024 probabili cancerogeni se non certi al 100%, dove il cancro è solo la punta dell’iceberg di una serie di effetti biologici).

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Alla frequenza dell’onda millimetrica di 60 GHz, l’assorbimento è molto elevato, con il 98 percento dell’energia trasmessa assorbita dall’ossigeno atmosferico. Mentre l’assorbimento di ossigeno a 60 GHz limita fortemente la gamma, elimina anche le interferenze tra gli stessi terminali di frequenza

Redatto da Miroslava Karaboytcheva del Servizio di ricerca dei membri del Parlamento europeo, il documento afferma che “insieme a frequenze più alte e gamme ridotte, le stazioni radio base (cioé le antenne 5G) saranno più vicine per fornire una copertura completa ed evitare i “non punti”. Ciò potrebbe significare possibili distanze di 20-150 metri con aree di copertura più piccole per ‘piccola cella. Un raggio di 20 metri implicherebbe circa 800 basi stazioni per chilometro quadrato (o “punti di accesso wireless di piccola area” (SAWAP), il termine utilizzato nel EECC). Ciò contrasta con le tecnologie 3G e 4G, che utilizzano celle grandi o “macro”, offrendo gamme di 2-15 chilometri o più, e quindi copre un’area più ampia ma consente un minor numero di simultanee utenti poiché hanno meno canali individuali.

Così su De Gruyter, editore accademico indipendente che diffonde borse di studio sin dal 1749, è stata pubblicata la ricerca del noto oncologo svedese Lennart Hardell che, insieme ad un team composto anche dal ricercatore Nils Rainer Nyberg, si chiede se “i responsabili delle decisioni dell’UE hanno il diritto di ignorare le direttive dell’UE dando la priorità al guadagno economico rispetto alla salute umana e ambientale?La ricerca infatti chiarisce come al momento attuale, milioni di cittadini dell’UE (…) ma i decisori dell’UE devono mettere da parte le loro fantasie alimentate dall’industria di un salvatore digitale per l’umanità e, invece, garantire che l’industria agisca secondo le leggi dell’UE, fatte per dare la priorità agli esseri umani e alla salute del pianeta al di sopra del profitto dell’industria o del futuro della fantascienza. È probabile che qualsiasi vantaggio economico del 5G sia controbilanciato dal rischio di danni alla salute di miliardi di persone in tutto il mondo. Se l’UE continua a non agire in base a questi avvertimenti, l’Europa potrebbe trovarsi di fronte a un crescente impatto irreversibile sulla salute degli esseri umani, in particolare dei bambini e dell’ambiente. Consentire ai livelli e alle frequenze di esposizione di continuare senza restrizioni significa mettere a rischio la popolazione mondiale e l’ambiente , in particolare i giovani”. 

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2 commenti

  1. Tutta questa energia elettromagnetica per la copertura dei territori urbani andra’ comunque alimentata e sulla disponibilita’ di fonti energetiche per scopi piu’ che accessori ho qualche dubbio. Vaglielo a dire a tutti quelli che hanno investito in modo folle su questa tecnologia per giunta dannosa per la salute e non biocompatibile. Se ne fa un gran marketing ma credo che sara’ un flop insieme alla bolla delle biotecnologie che ci ha regalato i vaccini a mRna. Il mondo si avvia invece ad una regressione tecnologica e Dio non voglia che ci sia un conflitto atomico.

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  2. che cosa possiamo fare per rispedire a Davos i loro piani criminali? non è un caso se intorno alle dimore di Gates non ci sono antenne 5G ( e scommetto neanche intorno alle case degli altri signori della terra). con i vaccini sono riusciti in pieno nei loro intenti di depopolamento, ma il giocattolo si è rotto. a mio avviso i popoli europei devono coordinarsi tra loro, perché una protesta solo italiana o solo francese o inglese non avrebbe molto futuro.

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