Clamorosi sviluppi sul 5G arrivano da Bruxelles. Il Commissario per la salute e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo ha infatti comunicato la revisione della valutazione sui potenziali rischi per la salute che potrebbero essere associati all’esposizione a campi elettromagnetici. “Questo sarà fatto in collaborazione con gli organi consultivi indipendenti. E può portare a una revisione della raccomandazione del Consiglio che si basa sulle linee guida dell’’ICNRIP”. Si tratta di una vera e propria svolta storica, quanto poi la stessa Alleanza Italiana Stop 5G aveva chiesto al Governo, Ministro della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, per questo presidiata la sede con un sit-in: l’Europa ha così ufficialmente annunciato di voler rivalutare gli effetti biologici del 5G grazie a studi indipendenti non conflitti da interessi con la lobby delle telecomunicazioni.
Per la rubrica d’inchiesta I lati oscuri del 5G, Maurizio Martucci ne parla su Pandora Tv con l’Avv. Francesco Scifo, legale dello United Human Rights Trieste Association del Territorio Libero di Trieste che ha presentato il ricorso appena accolto dalla Commissione europea.
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“Esistono degli Studi abbastanza consolidati in materia di radiazioni non ionizzanti, che prevedono una loro influenza nella determinazione di molte patologie, non ultima, il cancro. – al di fuori dell’intervista su Pandora Tv afferma poi l’Avv. Francesco Scifo – a tal fine, appare ineludibile, in un sistema quale quello fondato sui trattati europei che prevede il principio di precauzione, verificare prima della messa in opera e dell’uso di queste tecnologie la loro innocuità: sia sotto il profilo dell’impatto ambientale ma anche sotto quello dell’impatto sanitario. Per questo motivo le associazioni per la tutela dei diritti umani ci hanno incaricato di verificare se a livello europeo di Commissione Europea venga svolta un’azione completa e ineccepibile nell’applicazione del principio di precauzione. A tal fine, abbiamo chiesto al commissario europeo alla salute di verificare l’adeguatezza delle linee guida esistenti e l’indipendenza degli esperti ed organismi che vengono utilizzati dalla commissione per misurare le radiazioni non ionizzanti e i loro effetti sulla salute pubblica. La Commissione Europea ha risposto il 13 luglio accogliendo la nostra istanza e prevedendo la riscrittura delle linee guida in tema e la creazione di un organismo indipendente UE per la verifica dell’impatto sulla salute delle radiazioni non ionizzanti ed, infine, l’utilizzazione di organismi di valutazione ulteriori e diversi rispetto a quelli oggi in uso.“
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L’ha ripubblicato su PASSAPAROLADESSO.
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