Covid-19, Cunial interroga Conte in Parlamento: “Governo indaghi su ipotesi 5G, serve studio scientifico indipendente!”

di Maurizio Martucci

Non è bastata la posizione del Ministero della Salute che, in maniera sbrigativa, sviando il merito della questione, in poche righe ha respinto l’ipotesi di correlazione tra il lancio del 5G con il contagio del Covid-19. Tesi per altro supportata anche dal primo consulente economico del premier, oltre che da diversi medici e scienziati pronti a denunciare l’ipotetico nesso quanto meno nell’abbassamento del sistema immunitario, sempre più irradiato da radiofrequenze (e persino inesplorate): “Non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G – è invece scritto nel sito del dicastero presieduto da Roberto Speranzaad oggi, e dopo molte ricerche effettuate, nessun effetto negativo sulla salute è stato collegato in modo causale all’esposizione alle tecnologie wireless.

Se però è vero esattamente il contrario, cioé che di prove provate sui danni biologici del wireless ne esistono così tante che continuare a negare l’evidenza cozza spudoratamente persino contro quanto anche le aule di tribunale riconoscono con sentenze un tempo innovative, ma oggi sempre più giuridicamente consolidate, è vero però che non si può certo affermare oltre ogni ragionevole dubbio che l’Internet delle cose sia sicuramente responsabile e/o corresponsabile del Covid-19. No, questo no. Ma non lo si può nemmeno escludere, a priori, tanto per dire. Proprio perché il 5G è privo di valutazioni sull’impatto socio-sanitario. Perché né USA, né Cina, nè Europa, tanto meno il governo italiano, sinora hanno pensato di capirne gli effetti, obbligandoci così tutti a fare un salto al buio. Quindi proprio perché non è mai stato studiato nelle sue ripercussioni su ecosistema e salute umana, allora come si fa, cioé sulla scorta di quali certezze inossidabili e blindate, cioé poggiando su quali ricerche e/o studi epidemiologici il Ministero della Salute afferma che “non ci sono evidenze scientifiche che indichino una correlazione tra epidemia da nuovo coronavirus e rete 5G?” Come si fa a dirlo se non è mai stato provato? E come si fa ad escludere un’ipotesi contraria, sostenuta da numerosi indizi e prove (su frequenze diverse)? Mistero.

Dopo la nota dell’europarlamentare tedesco Klause Buchner (“Esistono prove scientifiche chiare che la diffusione di virus è accelerata dalle radiazioni elettromagnetiche – ha affermato il fisico, componente a Bruxelles del gruppo dei verdi in particolare, il 5G è un accelerante della pandemia di Coronavirus“),  in Italia per tentar di far luce dove il buio regna incontrastato e sovrano, l’On. Sara Cunial (Gruppo Misto) alla riapertura di Montecitorio ha prontamente depositato un’interrogazione a risposta scritta diretta al presidente Giuseppe Conte e Roberto Speranza. “quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per verificare se il virus possa essere un indicatore di altre criticità già denunciate dalla comunità scientifica e se la patologia possa essere sintomo di diverse concause – chiede Cunial – e se non si reputi urgente adottare iniziative per l’istituzione di una commissione di verifica di scienziati indipendenti, al fine di valutare le connessioni tra Coronavirus e vaccinazioni, Coronavirus e 5G, nonché Coronavirus e inquinamento“.

Vedremo se e cosa eventualmente Conte e Speranza risponderanno. Di seguito il testo integrale.

Interrogazione a risposta scritta 4-05027

presentato da CUNIAL Sara

testo di Lunedì 30 marzo 2020, seduta n. 320

  CUNIAL. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. 

— Per sapere – premesso che:

secondo l’Istituto superiore di sanità, su dati aggiornati al 20 marzo 2020, i pazienti morti con coronavirus che «presentavano zero patologie» sono 6. Nell’88 per cento dei casi è segnalata almeno una co-morbidità (patologie cardiovascolari, patologie respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche, patologie oncologiche, obesità, patologie renali o altre patologie croniche). Questo induce a pensare, ad avviso dell’interrogante, che il coronavirus sia un co-fattore e quindi indicatore di altre criticità;

secondo diversi pareri scientifici la maggior parte dei pazienti con coronavirus è deceduta perché l’infezione virale — al pari di qualsiasi altra infezione virale o batterica — ha portato a scompensare a livello cardio-respiratorio persone già ammalate e a rischio di morte in caso di scompenso. Il motivo per cui i pazienti con cardiopatia ischemica, ipertensiva e diabete mellito sono più a rischio è legato a un danno miocardico importante che si associa al danno dell’interstizio polmonare;

anche l’abuso di farmaci (per inquinamento iatrogeno l’Italia è ai primi posti in Europa) può essere concausa di diverse patologie. Così come lo è la paura, incentivata, per esempio, da un bombardamento mediatico senza precedenti. Alti livelli di stress sono associati a un rischio di sviluppo della malattia 2-3 volte superiore rispetto alla presenza di bassi livelli di stress;

diversi esponenti del mondo medico-scientifico si sono pronunciati sull’ipotesi di correlazione tra l’irradiazione del wireless mobile e il coronavirus. Tra questi Ronald Kostoff dichiara come sia ormai comprovato il fatto che il wireless abbassi le difese del sistema immunitario, esponendo le persone all’esposizione di virus e malattie. Il coronavirus non sarebbe altro che l’ennesima riprova della vulnerabilità di un organismo indebolito, anche e soprattutto dalla pericolosa sommatoria di 5G, 4G, 3G, 2G e Wi-Fi;

uno studio di Seyhan afferma «le radiazioni a radiofrequenza modulate a impulsi a 900 MHz inducono stress ossidativo su cuore, polmone, testicolo e tessuti epatici»;

il dottor Oliviero dichiara «il 5G ha influito notevolmente nell’abbassamento delle difese immunitarie in quelle particolari zone d’Italia dove è sorto il problema»;

la dottoressa Havas afferma «l’esposizione all’elettrosmog danneggia il sistema immunitario. Se il tuo sistema immunitario è compromesso a causa dell’elettrosmog o di determinati farmaci che stai assumendo o perché sei anziano è probabile che tu abbia una risposta a CoVid-19»;

il professor Johansson spiega: «i CEM possono agire attraverso l’inibizione della calcineurina (proteina che attiva le cellule del sistema immunitario) per sopprimere l’immunità, aumentando così il rischio di infezione opportunistica. Meccanismi d’azione plausibili»;

Gunter Pauli ha dichiarato: «La scienza deve dimostrare e spiegare causa ed effetto. Tuttavia la scienza osserva innanzitutto le correlazioni: fenomeni apparentemente associati. Applichiamo la logica scientifica. Qual è stata la prima città al mondo coperta nel 5G? Wuhan! Qual è la prima regione europea del 5G? Nord Italia» –:

se e quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per verificare quanto esposto, indagando se il virus possa essere un indicatore di altre criticità già denunciate dalla comunità scientifica e se la patologia possa essere sintomo di diverse concause;

se non si reputi urgente adottare iniziative per l’istituzione di una commissione di verifica di scienziati indipendenti, al fine di valutare le connessioni tra coronavirus e vaccinazioni, coronavirus e 5G, nonché coronavirus e inquinamento;

se e quali iniziative il Governo intenda adottare per avviare una campagna informativa sull’importanza della prevenzione, in termini di corretta alimentazione e benessere psico-fisico.

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Un commento

  1. E’ evidente che il 5g porti disequilibrio a tutto l’ecosistema ed è VERIFICATO attraverso test scientifici quanto abbassi l’energia delle persone e quindi le sue difese

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