Leader spirituale, dai suoi seguaci considerato come un dio vivente, guru indiano dotato di straordinari poteri, la figura di Sathya Sai Baba è di certo tra le più note dei grandi Maestri del secolo scorso, ancora oggi venerato come incarnazione divina e con devoti sparsi in tutto il mondo, quantificati in oltre 10 milioni. “Io non sono né il Guru, né Dio: Io sono Te e Tu sei Me. Questa è la Verità”, amava ripetere. Avatar di Shiva e Shakti, autore di guarigioni miracolose e resurrezioni, chiaroveggente, capace di apparire nei sogni, di essere presente simultaneamente in più punti diversi e di materializzare oggetti e la vibuti, la cenere sacra donata ai fedeli e materializzata anche a distanza ai piedi delle sue foto e dipinti. Da lui, dagli anni ’70 del secolo scorso e fino al suo abbandono del corpo nel 2011, a Puttaparthi – questo il nome della città del sud dell’India dove ancora oggi anche c’è il suo ashram e il suo ospedale – sono finiti in tanti, premier, rockstar, tycoon di fama mondiale, compresi Bettino Craxi ed Edoardo Agnelli.
Per Le del Brujo, il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci intervista Luigi Torchio, medico chirurgo, agopuntore, insegnante di yoga e ipnotista con una ventennale esperienza nel campo della medicina naturale e dell’alimentazione, autore del libro Sai Baba parla di alimentazione (Edizioni il punto d’incontro, 2016). Regia di Francesco Polimeni.