Previsione industriale del 5G: “processati per omicidio e lesioni” – IL TECNORIBELLE

Lobby telefonica all’angolo: se in Italia le Telco non ridono, in America addirittura piangono. A corto di liquidità, Tim, Vodafone, Iliad e Wind Tre chiedono al Governo Draghi di posticipare il pagamento della maxi-rata di 4,8 dei 6,55 miliardi di euro contrattualizzati nel 2018 con lo Stato italiano per l’acquisto all’asta dei primi tre lotti di radiofrequenze del 5G. Da una task force di avvocati pronta a ricorrere in tribunale,al presidente statunitense Joe Biden è invece arrivata la richiesta di sospendere per 180 giorni il rilascio di tutte le nuove licenze per stazioni satellitari, cioè il 5G dallo spazio, colpiti da una tempesta solare, rientrati nell’atmosfera e infine letteralmente bruciati in cielo gli ultimi 40 dei nuovi 49 piccoli satelliti lanciati la scorsa settimana da Space X del magnate transumanista Elon Musk, “un pericolo per l’ecosistema e l’umanità!

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Ma il colpo grosso arriva da Verizon,  la multinazionale americana di telefonia mobile che, fino al giorno prima del giuramento davanti al Presidente Mattarella, annoverava nel Consiglio d’Amministrazione il Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale Vittorio Colaopure ex amministratore delegato di Vodafone Europa: “La nostra attività wireless deve affrontare anche azioni legali per lesioni personali e omicidio colposo relative a presunti effetti sulla salute di telefoni wireless o trasmettitori di radiofrequenze – afferma adesso Verizon – potremmo sostenere spese significative per la difesa di queste cause. Potremmo essere tenuti a pagare premi o accordi significativi.” E’ la clamorosa previsione, una sorta di ammissione di colpa, messa nero su bianco nell’ultimo Rapporto annuale aziendale diffuso dal colosso americano del 5G, che già nel report del 2020 aveva previsto come “eventuali decisioni giudiziarie potrebbero limitare la nostra capacità di competere sul mercato”.

La cosa non sorprende affatto, se è vero che già nel 2019 era stata abbondantemente preannunciata anche nel ramo delle assicurazione sulla vita dalla nota compagnia Swiss Re, classificati 5G e intelligenza artificiale tra le minacce emergenti, inserite tra i primi 5 rischi del futuro.  I “rischi identificati sono rilevanti per le assicurazioni vita– affermavano in Svizzeragià tre anni – vengono presentati con l’obiettivo di aiutare gli operatori del settore a prepararsi per nuovi scenari. (…) Le attuali preoccupazioni” sono per i “potenziali effetti negativi sulla salute derivanti dai campi elettromagnetici”Il pericolo vita “potrebbe aumentare”.

Per fronteggiare l’emergenza invisibile sottaciuta da Governo, partiti parlamentari e maggiori organi d’informazione, Alleanza Italiana Stop 5G ha lanciato su Eppela una campagna di raccolta fondi solidale per sostenere una serie di iniziative giudiziarie e azioni legali, strategicamente studiate nell’interesse pubblico e collettivo tutela dell’ambiente e dei cittadini. Programmata in sinergia con un pool di avvocati specializzati in materia, l’azione denominata Processo al 5G. Tutela per i cittadini persegue tre obiettivi:

  1. SI AL RICONOSCIMENTO DELL’ELETTROSENSIBILITA’ 
  2. NO ALL’INNALZAMENTO DEI LIMITI D’ELETTROSMOG
  3. NO ALLE ANTENNE 5G

Insomma, se in Svizzera e in America gli esperti mettono le mani avanti prevedendo ingenti risarcimenti per tecnodanni preannunciati persino mortali, per difenderci in Italia bisogna agire ora prima che sia troppo tardi, prima che un vero e proprio tsunami elettromagnetico ci metta dentro un maxi-forno a microonde a cielo aperto dal quale nessuno potrà più sottrarsi.

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