Il Senato ha approvato la legge quadro sulle malattie rare e da oggi il Testo Unico Malattie Rare è una legge dello Stato. Si va così colmando una lacuna denunciata da anni, soprattutto dai malati invisibili e dalle loro famiglie, spogliati di diritti e riconoscimento. Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, decorreranno i termini per la sua piena attuazione e l’istituzione del Comitato Nazionale per le Malattie Rare con decreto del Ministero della Salute. Scorgendo però l’elenco sul sito del dicastero presieduto da Roberto Speranza, ci si accorge dell’assenza delle malattie ambientali quali Elettrosensibilità (EHS) e Sensibilità Chimica Multipla (MCS), nonostante la prima sia nell’elenco malattie rare della Regione Basilicata e la seconda – tra l’altro – già negli elenchi del Lazio. E quindi sempre più importante sostenete la campagna di raccolta fondi promossa da Alleanza Italiana Stop5G per azioni legali finalizzate al riconoscimento della sensibilità altamente invalidante. Nei primi giorni di crowdfunding, raccolti oltre 2.000 euro. Le donazioni proseguono senza sosta né limite d’importo.
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Disabilità ambientale altamente invalidante e tipica dell’Era Elettromagnetica, da alcuni anni Alleanza Italiana Stop 5G si batte per il riconoscimento dell’Elettrosensibilità (EHS), già focus del libro di Maurizio Martucci ‘Manuale di autodifesa per elettrosensibili (Terra Nuova Edizioni)’, di iniziative e manifestazioni pubbliche tenute anche in sede istituzionale parlamentare di Camera, Senato e nel Parlamento europeo, oltre che un dossier di denuncia inviato ad ONU, OMS, UE e Governo.
Di recente, col sostegno dei medici ambientali di ISDE Italia, Alleanza Italiana Stop 5G ha poi inoltrato allo Stato italiano una diffida legale finalizzata al riconoscimento dell’EHS, seguita da una risposta del Ministero della Salute. Ma per arrivare in tempi ragionevoli al definitivo annovero dell’Elettrosensibilità tra le disabilità riconosciute a livello nazionale e/o all’inserimento della malattia nei Livelli Essenziali d’Assistenza (LEA), si rende necessario il ricorso ad iniziative giudiziarie per consentire a tutti i malati italiani di EHS di avere diritti, opportunità, garanzie e tutele al pari di altri soggetti fragili e/o diversamente abili.