Flash mob di protesta stamattina a Fiumicino (Roma) davanti ai negozio di telefonia Vodafone e WindTre. Legittimamente autorizzato dagli organi di pubblica sicurezza, il presidio simbolico si è tenuto in Via Giorgio Giorgis, organizzato dal Comitato Stop5G Fiumicino e dal Gruppo Stop5G Lazio aderenti all’Alleanza Italiana Stop 5G: l’iniziativa si inserisce nel novero di azioni rivolte direttamente a gestori di telefonia mobile ed acquirenti inconsapevoli dei pericoli, sostenute a livello internazionale dai gruppi Stop 5G di Australia e Francia con la campagna Boicotta il 5G. La presenza di una ‘donna-antenna’ ha poi avuto l’obiettivo di lanciare un messaggio chiaro: “non vogliamo l’Internet dei corpi, non vogliamo le nostre vite legate al digitale!”. Con quest’azione i manifestanti hanno chiesto:
Proteste, blitz e sit-in davanti ai negozi di telefonia e 5G – FOTO
- I rischi per la salute (tumori, infertilità, depressione del sistema immunitario, rischio cardiaco, malattie neurodegenerative…), con particolare riferimento ai portatori di pacemaker e altri apparecchi elettromedicali, il cui funzionamento può essere compromesso dall’interferenza con le onde elettromagnetiche
- I rischi per l’ecosistema intero causati non solo dalle installazioni selvagge a livello planetario ma anche dal 5G dallo spazio, col lancio (già iniziato, siamo a 3.000), di 100.000 satelliti A BASSA QUOTA; denunciate dagli esperti del settore possibili interferenze con le previsioni meteo, ANCHE DI EVENTI AVVERSI, con le osservazioni astronomiche E CON IL TRAFFICO AEREO, specie in fase di atterraggio
- Il problema della svalutazione immobiliare che interessa le residenze limitrofe alla/e antenna/e, stimato fino al 40%
- Silvio Pirone, ex Dirigente Informatico dell’INPS e membro del Comitato Stop 5G Fiumicino e del Gruppo Lazio, ritiene «inaccettabile la proliferazione incontrollata di antenne e microcelle 5G nella totale assenza di garanzie per la salute pubblica, e in presenza, invece, degli appelli alla precauzione d enorme parte della comunità scientifica, in accordo anche con gli studi realizzati finora. Dal punto di vista tecnico non è necessario il 5G per garantire la connessione agli utenti. Abbiamo già il 4G e la fibra in corso di espansione. Il problema, piuttosto, è che il 5G serve all’Internet delle Cose e all’Internet dei Corpi». Ai passanti sono stati forniti, tra l’altro, documenti ufficiali ARPA che attestano la presenza di situazioni di grave rischio anche nel Comune di Fiumicino (Roma).