Trento, spunta un’antenna segreta! Per il Sindaco (e Wind Tre) i cittadini non devono sapere se è 5G – NOTIZIA ESCLUSIVA OASI SANA

di Maurizio Martucci

Finora ne avevamo sentite e viste tante, ma questa è davvero grossa. E, per certi versi, supera di gran lunga ogni altra. Se non altro per il concentrato di imbarazzanti silenzi racchiusi in poche righe, nel più classico burocratichese scarica barile. Come se il primo tra i cittadini non fosse che un mero passacarte, alla mercè di lobby e ufficio tecnico, spogliato di qualsiasi potere per una pubblica amministrazione accessibile e trasparente. Alessandro Andreatta, Sindaco di Trento, ha infatti ufficialmente comunicato che in tema 5G vige un’inedito segreto industriale e i cittadini non hanno alcun diritto di sapere a quali tecnologie, o meglio, a quali irradiazioni elettromagnetiche sono esposti per l’installazione di una nuova antenna di telefonia mobile appena montata. E’ 2G? 3G? 4G? 4G +? 5G? Vietato sapere. Roba da non credere, ma è tutto vero. Nonostante l’approvazione dello stanziamento di 30mila euro di fondi pubblici trentini per la ricerca scientifica indipendente sugli effetti del 5G. Insomma, un passo avanti per farne tre indietro. Consequenziali. In esclusiva assoluta per OASI SANA, ecco la parte incriminata del documento.

I gestori telefonici – scrive il Sindaco richiamato il parere tecnico del Settore Qualità Ambientale della Provincia Autonoma di Trentohanno fatto sapere tramite i loro rappresentanti legali di non consentire la pubblicazione o la diffusione dei dati che a loro parare sono da ritenersi di tipo ‘sensibile’.” E poi, la ciliegina sulla torta nell’affondo finale: “secondo quanto riferito dagli uffici provinciali, alla base della scelta dei gestori ci sono ragioni di carattere economico-commerciale, legate quindi alla tutela del segreto industriale.” In pratica, i trentini non devono sapere. Si pigliassero pure l’elettrosmog come ignoto tecnologico, senza battere ciglio. Punto.

HANNO INSTALLATO UNA NUOVA ANTENNA DAVANTI CASA TUA? TI SERVE AIUTO LEGALE E TECNICO? ECCO COSA FARE, subito

La risposta del Sindaco è arrivata in seguito all’interrogazione prodotta in consiglio comunale da tre consiglieri di Trento, Andrea Maschio primo firmatario. Lo stesso Maschio, autore di numerose azioni in difesa della salute pubblica minacciata dall’overdose elettromagnetica, in un video auto-prodotto s’è mostrato stupito per l’inatteso contenuto della nota, che mette così all’angolo le richieste di chiarimento avanzate dalla popolazione. Sempre più impaurita dal far west di antenne negli effetti multipli, cumulativi, persino su bande inesplorate, legalizzate su standard anacronistici relegati ai soli effetti termici: “è comprensibile che i cittadini – aveva scritto Andrea Maschio con Paolo Negroni e Marco Santini – “già preoccupati per l’aumento del panorama elettromagnetico nella nostra città e nelle proprie abitazioni dovuto alle recenti segnalazioni AGCOM ed oggi ancora più attuale a seguito della necessità per molti di una connessione costante, siano davvero maggiormente in ansia.” Infatti, sempre nell’interrogazione, veniva chiarito come proprio le compagnie telefoniche, a Trento stiano contattando gli utenti “proponendo apertamente 5G affermando, e vi è registrazione in tal merito, che in questa fase le stanno venendo potenziate ovunque e che il 5G è o sarà a brevissimo disponibile ovunque“. Insomma, il 5G te lo vendono, ma non si deve sapere dov’è.

Segreto industriale? Per un’operazione commerciale di cui i cittadini sono consumatori finali e coinvolti direttamente hanno diritto di sapere!” La task force di avvocati dell’Alleanza Italiana Stop 5G sta valutando la documentazione: non si escludono clamorosi sviluppi, compreso un esposto in Procura e un ricorso urgente al TAR.

RIPRODUZIONE CONSENTITA, CITANDO AUTORE E FONTE

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Un commento

  1. Molto interessante. Quindi un’ente PUBBLICO per la protezione e salvaguardia della nostra salute che sta in piedi CON I NOSTRI SOLDI non può rendere PUBBLICHE le caratteristiche di antenne che interessano tutti i cittadini?
    Quindi lo Stato è al servizio delle società private e non più del cittadino?

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