I sindaci tecnoribelli aumentano. Non solo tra i piccoli centri, ma anche tra le grandi città. E rappresentano milioni di cittadini, consegnata la petizione al Ministro della Salute con 340 mila firme per la moratoria nazionale. A soli 14 mesi dal consenso nella Risoluzione di Vicovaro, dall’Alleanza Italiana Stop 5G inoltrate a tutti gli 8.000 municipi documentazione comprovante del rischio, è infatti salito a 447 il numero dei Comuni che hanno ufficialmente approvato atti amministrativi per la precauzione, mentre 291 sono i Sindaci che hanno emanato ordinanze urgenti e contingibili per vietare l’installazione di antenne sul territorio. Trai capoluoghi di provincia, oggi è stata la volta del Sindaco di Pistoia, che segue quelli di Udine, Foggia (diniego del sindaco all’area tecnica), Vicenza, Fermo, Grosseto, Messina e Siracusa (Frosinone e Piacenza hanno invece vietato singole antenne 5G), mentre aderendo al progetto Noi la Ricerca promosso dall’Alleanza Italiana Stop 5G i consigli comunali di Trento, Bologna e Torino hanno approvato il co-finanziamento pubblico per sostenere uno studio scientifico indipendente sugli effetti del 5G. Mozioni cautelative votate e approvate anche nei consigli comunali di Catania, Firenze e nel Municipio XII di Roma Capitale. Proprio come tra i Consigli Regionali, Toscana e Marche hanno approvato mozioni contro i pericoli del wireless.
Ecco la nota diffusa dall’ufficio stampa dell’ente toscano.
CLICCA QUI –
ADERISCI ALL’ALLEANZA ITALIANA STOP5G
Il Comune di Pistoia vieta, con un’ordinanza, la sperimentazione e l’installazione sul territorio comunale di impianti con tecnologia 5G. Con questa sigla si indica la quinta generazione delle tecnologie di telefonia mobile sulla quale mancano studi preliminari sulla valutazione del rischio sanitario per le persone e per l’ecosistema.
Applicando il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea, l’Amministrazione comunale “vieta a chiunque di sperimentare e installare impianti con tecnologia 5G nonché di modificare gli impianti esistenti finalizzati alla trasmissione con tecnologia 5G, in attesa di provvedimenti da parte degli organismi competenti, anche sulla base di dati scientifici più aggiornati”.
«Si tratta di una questione di salute pubblica per cui entra in campo il principio di precauzione – ha affermato il sindaco Alessandro Tomasi -. Per questo ringrazio i comitati per aver preso contatti con l’Amministrazione al fine di illustrare i possibili rischi che questo tipo di nuova tecnologia potrebbe comportare. Governare certi fenomeni dovrebbe sempre poter essere sotto il controllo dei Comuni poiché la sicurezza del territorio è responsabilità del primo cittadino”.
CLICCA QUI – ELENCO AGGIORNATO COMUNI D’ITALIA STOP5G
Il provvedimento appena adottato dall’Amministrazione comunale è dettato, dunque, dalla mancanza di riscontri da parte della comunità scientifica sulle potenziali ripercussioni del 5G sulla salute umana. Al fine di prevenire qualsiasi rischio per la popolazione si è deciso di impedire, al momento, qualsiasi tipo di sperimentazione sul territorio comunale per dare così modo agli organi competenti di valutare preventivamente l’impatto dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici indotti da questa nuova tecnologia.
RIPRODUZIONE CONSENTITA, CITANDO LA FONTE