Parlamentare del Gruppo Misto, autore di una serie di interrogazioni parlamentari sul lato oscuro del 5G, lo scorso anno relatore nelle conferenze stampa in sede istituzionale promosse dall’Alleanza Italiana Stop 5G e promotore a Matera del primo convegno Stop 5G del mezzogiorno d’Italia, il Sen. Saverio De Bonis ha ufficializzato sulla sua pagina Facebook di aver presentato oggi una denuncia querela verso ignoti presso la postazione della Polizia di Stato nel Senato della Repubblica.
Questo pomeriggio sono stato presso la stazione di Polizia di Stato del Senato della Repubblica.
Ho esposto i fatti alla procura della repubblica presso il Tribunale di Roma facendo presente:
1. Che il 5G, sulla base di studi scientifici, risulta tossico;
2. LA MATTANZA DEGLI ALBERI INACCETTABILE probabilmente connessa al 5G;
3. L’Art. 82 del “Cura Italia” autorizza le Compagnie di telecomunicazioni allo….. “svolgimento di ogni utile iniziativa per potenziare le infrastrutture di comunicazioni elettroniche…”. Tale autorizzazione potrebbe concedere un potere illimitato alle multinazionali delle telecomunicazioni che non potrà che facilitare la realizzazione del programma 5G, anche violando la PROPRIETÀ PRIVATA!
Per questi fatti, nell’esercizio delle prerogative parlamentari, ho chiesto alla Procura della Repubblica di predisporre tutti i controlli necessari per lo svolgimento di meticolosi approfondimenti, finalizzati ad accertare se il sistema 5G possa rappresentare un serio rischio per la salute umana e ambientale, aprendo indagini sul territorio per i delitti contro il pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, danneggiamento, oltre alla possibilità di configurarsi di fattispecie quali violazione dell’art. 32 della Costituzione e concorso nei suddetti reati, danno ambientale, art. 328 c.p, 614 c.p. e ogni fattispecie criminosa che venisse individuata.
Come detto fatto!
La salute e la tutela ambientale devono prevalere sulle logiche di profitto.
Sen. Saverio De Bonis
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