Gunter Pauli torna sul 5G: “i governi devono fermarlo”. Per il consigliere del Premier Conte “l’alternativa esiste”- VIDEO

Intervista sul 5G di Federica Picchi a Gunter Pauli, fondatore Zero Emissions Research and Initiatives, ma soprattutto primo consigliere economico del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Nell’ipotesi di correlazione tra Covid 19 e 5G, di recente il commento di Pauli ha creato imbarazzo tra le istituzioni, incrementando la discussione sul lato oscuro del wireless tra la comunità medico scientifica internazionale.

Ora Pauli torna sui pericoli del 5G e lo fa affermando che la concentrazione dei campi elettromagnetici sviluppati dall’Internet delle cose ha sicuramente un impatto sulla biologia del corpo umano, ma non è stata ancora studiata l’entità dell’impatto, inesplorate le nuove frequenze del 5G. Questo è il motivo, secondo Pauli, per cui i governanti dovrebbero rifiutarsi di andare avanti.

La buona notizia, secondo l’assertore dell’economia blu, è che esiste una tecnologia alternativa, quella basata sul codice Morse con la luce, il cosiddetto Light Fidelity: “ma non vanno avanti sulla ricerca perché il business la blocca – dice Pauli sostenendo il Li-Fi, cioé l’opposto del Wi-Fi che usa wireless onde radio – qui c’è maggiore economicità, con prestazioni migliori del 5G, la luce è più democratica e di minore impatto sulla salute, però non viene portata avanti. Ma il problema è che la tecnologia della luce non da introiti. Questa tecnologia può funzionare anche con la fibra ottica, ma allora perché col 5G il Governo sostiene poche corporation a discapito dei cittadini?” Chissà, viene da chiedersi, cosa avrà detto al riguardo a Conte.

Intanto nell’e-book 100 domande in 100 pagine’, Pauli ha poi ripetutamente affrontato il tema dell’elettrosensibilità e degli effetti biologici delle radiofrequenze.

Ecco l’intervista del consigliere di Giuseppe Conte rilasciata a Federica Picchi.

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