Covid19, altro che Fase 2: uno tsunami elettromagnetico! Conte nomina Colao, ex capo Vodafone che vuole 61 V/m e 5G ovunque!

In diretta TV (digitale ancora per poco), ieri sera il premier Giuseppe Conte ha ufficialmente nominato Vittorio Colao a capo della nuova task force di sociologi, psicologi, esperti dell’organizzazione del lavoro e manager scelti per trainare l’Italia (e gli italiani) nella cosiddetta fase 2 dell’emergenza Covid-19. Per quanti si battono con tenacia contro i pericoli invisibili del wireless e del 5G, denunciando anche nelle aule di tribunale i clamorosi conflitti d’interessi alla base di scellerate scelte politiche e studi scientifici negazionisti di rischi e danni da elettrosmog, il nome di Colao non è affatto nuovo: per 10 anni è stato a capo della seconda compagnia telefonica più grossa al mondo!

Laureato Bocconi, Cavaliere del Lavoro dal 2014, top manager aziendale, come riporta di giustezza un articolo su Il Post, nel 1999 Colao è diventato amministratore delegato della divisione italiana di Vodafone. Tra il 2001 e il 2004 è stato anche amministratore delegato di Vodafone per Europa meridionale, Medio Oriente e Africa. Nel 2004 ha lasciato Vodafone per diventare amministratore delegato di Rcs MediaGroup, ma nel 2006 è tornato nella stessa società (Vodafone) con il ruolo di vice amministratore delegato per l’Europa. Ha mantenuto questa carica per due anni, per poi diventare amministratore delegato del gruppo, prendendo il posto di Arun Sarin.

Sotto la guida di Colao, Vodafone ha realizzato una delle più grosse operazioni finanziarie degli ultimi anni, quando il suo gruppo ha venduto per 130 miliardi di dollari alla statunitense Verizon il più grande operatore di telefonia mobile degli Stati Uniti, Verizon Wireless, di cui Vodafone possedeva il 45 per cento. Colao ha lasciato la carica di amministratore delegato di Vodafone del 2018, ed è stato sostituito dal britannico Nick Read.

Se non sappiamo (anche se tutto lo lascia prevedere) come Colao si comporterà con la sua nuova squadra governativa e, soprattutto, non sappiamo come potrà rilanciare al mittente l’accusa di contiguità (quantomeno curriculare) e non sappiamo come si relazionerà con la sua ex multinazionale in piena corsa 5G, di sicuro però sappiamo cosa pretende Vodafone dal Governo Conte (“l’adeguamento dei limiti di campo elettro-magnetico al livello degli altri principali Paesi europei“, cioé il passaggio dalla media attuale dei 6 V/m a ben 61 V/m). Lo sappiamo per certo perché è stato proprio l’attuale successore di Colao, cioè Aldo Bisio, a chiarirlo pochi giorni fa a Montecitorio in audizione presso la IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati. Ecco alcuni passaggi chiave di cosa ha detto l’8 Aprile 2020 Bisio per Vodafone Italia SpA:

Onorevole Presidente, Onorevoli Commissari,
per prima cosa consentitemi di ringraziarVi per l’opportunità offerta a Vodafone di
essere audita, condividere l’esperienza maturata nella gestione di questo periodo di
emergenza e proporvi qualche breve considerazione sulle prospettive future.

La straordinarietà del periodo che stiamo vivendo è dimostrata anche qui, oggi, dalla
modalità ‘digitale’ con la quale stiamo svolgendo questo incontro.
So bene quanto l’importanza della tecnologia e delle reti fosse già nota a questa
Commissione ma quello che ciascuno di noi sta vivendo in questi giorni la ripropone
esaltandola ed indicandoci che non era affatto scontata.
Durante tutte queste difficili settimane, come gestori di una delle infrastrutture di
telecomunicazioni più importanti del Paese, a
bbiamo accresciuto il senso di
responsabilità nei confronti della società e penso che la nostra risposta a questa chiamata
sia stata, per ora, all’altezza della sfida.

Per favorire e sostenere lo smart working di tutti i nostri clienti aziendali abbiamo messo
a disposizione Giga illimitati per un mese, recentemente prorogati fino al 13 aprile a
circa 2,2 milioni di clienti.

Con l’estensione della zona rossa a tutto il territorio nazionale e la chiusura delle scuole,
abbiamo poi deciso di offrire Giga illimitati gratuiti per un mese (esteso per un altro
mese) agli studenti partendo da quelli delle scuole superiori. Stiamo valutando ulteriori
iniziative proprio per i nostri clienti più giovani.

Iniziative analoghe le abbiamo avviate anche in favore di tutti i clienti residenti delle
iniziali zone rosse e di quei clienti che si trovano attualmente all’estero.

Vi segnalo che abbiamo deciso di focalizzare parte dell’attenzione e dell’impegno che
stiamo mettendo in campo sulle esigenze sanitarie che possono essere sviluppati grazie
alla diffusione del 5G e delle sue applicazioni.
Vodafone sta rafforzando la collaborazione con ospedali e istituti di cura per mettere a
disposizione della salute degli italiani le tecnologie più avanzate e per aiutare i nostri
medici e infermieri nel loro prezioso lavoro a favore della comunità.
Anche se la tecnologia 5G non è forse ancora del tutto pronta ad un impiego su larga
scala delle sue soluzioni, stiamo ponendo in campo tutti gli sforzi possibili per adattare
tali soluzioni alle esigenze derivanti dalla gestione dell’emergenza.

Con una donazione di 700 telefoni, 550 tablet e oltre 1000 sim abbiamo voluto essere
vicini ad associazioni che si occupano di emarginazione sociale per il supporto alla
didattica a distanza, e ad ospedali e centri di prima assistenza dove molti ammalati non
hanno altro modo se non quello digitale per comunicare con i propri cari.

Il contesto in cui operiamo e la prospettiva futura
Fatta questa sintesi del contributo di Vodafone alla gestione dell’emergenza, vorrei
cogliere l’occasione di questo incontro anche per rappresentarvi alcune esigenze
concrete di un’azienda come la nostra impegnata nella gestione e nel potenziamento di
un’infrastruttura quanto mai critica per il Paese.
Il Governo, come risulta evidente dall’articolo 82 del decreto-legge “Cura Italia”,
riconosce il ruolo strategico delle infrastrutture e dei servizi di comunicazione
elettronica nella gestione dell’emergenza e ne chiede un potenziamento.

Per fare questo in tempi brevi sarebbero necessari interventi urgenti di adeguamento
dell’ordinamento esistente.
È necessario un immediato adeguamento dei limiti di campo elettro-magnetico al livello
degli altri principali Paesi europei (in Italia abbiamo i limiti più restrittivi dell’intera
Unione Europea) e sono necessarie misure di semplificazione, avvalendosi degli istituti
già noti al nostro ordinamento dell’auto-certificazione e del silenzio-assenso.

Per consentirci di rafforzare ulteriormente le nostre reti e renderle così pronte a sostenere
un traffico in potenza ancora maggiore in futuro è quindi necessario rivedere il contesto
normativo in cui operiamo e credo che si debba intervenire al più presto.
(…)

Serviranno molti investimenti, non solo in infrastrutture, in software e architetture
digitali. Ci sarà una grandissima spinta a rendere i sistemi sanitari più flessibili, digitali
e in grado di operare da remoto con benefici evidenti. Dalla sanità alla filiera logistica,
ai servizi, alla produzione. Il 5G renderà molte di queste cose possibili e tutto
l’ecosistema potrà beneficiarne
.

Grazie alla collaborazione tra il Gruppo Vodafone e università e centri di ricerca, siamo
riusciti a sviluppare in poche settimane una app basata sulle tecnologie GPS e Bluetooth,
finalizzata al tracciamento di soggetti potenzialmente entrati in contatto con il virus.

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