L’On. Romano (M5S) sentenzia: “l’Elettrosensibilità non esiste!” Gli risponde Paolo Orio (AssoElettrosensibili): “si informi e tuteli la salute pubblica!” ESCLUSIVA OASI SANA

Perora ostinatamente la causa del 5G e dell’intelligenza artificiale, viatico tecnologico del cosiddetto transumanesimo, oltre che pericolo invisibile per la salute pubblica secondo medici e scienziati. Sulle sue fattezze e titoli curriculari ne abbiamo già dato trattazione, smascherando bugie e anomale intrusioni aziendali effettuiate con disinvoltura in piena corsa al 5G. Evidentemente messo alle corde dall’ondata di consapevolezza di cittadini non più ignari del lato oscuro del 5G, dal suo profilo Facebook l’On. Paolo Nicolò Romano è tornato alla carica. Stavolta con un video (che si commenta da solo!), poi con un post complottista letteralmente asfaltato da commenti Stop 5G e infine con una frase negazionista che non poteva sfuggire certo agli ammalti, l’ennesimo affronto verso quei cittadini invisibili, esuli in patria, abbandonati dallo Stato e ora persino oltraggiati nelle loro sofferenze da un parlamentare della Repubblica che scrive senza mezzi termini che “l’elettrosensibilità non esiste, smettiamola di inventarci le cose!”

Se non fosse per l’immunità parlamentare di cui gode l’On. Romano, un simile affondo negazionista avrebbe meritato la serena rilettura da parte della magistratura, se non altro per la carica istituzionale ricoperta dal deputato, considerato che proprio i giudici affermano anche ‘oltre ogni ragionevole dubbio’ (Cassazione 2012) il nesso elettrosmog=cancro, oltre che la sindrome dell’elettrosensibilità (ultime sentenze in Francia e Spagna, e in Italia la riconosce la Regione Basilicata dove Savino Tampanella– quarantenne potentino gravemente malato – dopo aver pubblicamente testimoniato al convegno Stop 5G di Matera pochi giorni fa ha raccontato la sua storia al Tg3). La malattia esiste eccome, manca di un riconoscimento a livello nazionale (nelle commissioni pertinenti ci sono disegni di legge depositati in tal senso) e se ne sono occupati pure OMS ed Europa! Altro che frottole.

A rispondere all’accusa dell’On. Paolo Nicolò Romano (MoVimento 5 Stelle) ci ha pensato Paolo Orio, medico veterinario ma soprattutto presidente nazionale dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, impegnata da diversi anni a difendere i diritti dei malati dell’Era Elettromagnetica che qualcuno, evidentemente per progetti e manovre che sfuggono a chi persevera unicamente l’obiettivo della tutela della salute dalle minacce emergenti, continua a negare l’evidenza nonostante la schiacciante ed incontrovertibile numerosità del problema nella popolazione colpita (malati cronici, certificati), studi medici, scientifici e riconoscimenti della disabilità (in Svezia è funzionale, cioè è lo Stato che si adopera per abbattere le barriere elettromagnetiche garantendo all’elettrosensibile pari dignità e opportunità di vita del resto della popolazione).  Che sia fatta chiarezza una volta per tutte: OASI SANA pubblica in esclusiva la risposta di Orio per evitare in futuro il ripetersi di inqualificabili attacchi negazionisti.

Maurizio Martucci

PAOLO ORIO (PRESIDENTE NAZIONALE ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI) RISPONDE ALL’ON. PAOLO NICOLO’ ROMANO

L’Elettrosensibilità (EHS) è una patologia ambientale multiorgano caratterizzata da una moltitudine di sintomi aspecifici (cefalea, insonnia, disturbi dell’attenzione e della memoria, alterazioni del ritmo cardiaco, nausea, tinnito, etc) che possono variare per intensità, frequenza e durata. Tali sintomi tendono ad aggravarsi e a cronicizzarsi, comportando un degrado della qualità della vita e a volte compromissione o perdita della capacità lavorativa. Descritta per la prima volta negli anni ’50 come “malattia da microonde”, l’EHS interessava principalmente operatori radar e addetti alle stazioni radiotelevisive e agli impianti di telefonia.

Nel 1981 il report della NASAElectromagnetic Field Interactions: Observed Effects and Theories” descrive la malattia da microonde – insorta nel personale militare che lavorava vicino ai radar – e i numerosi sintomi ad essa asociati: mal di testa, tinnito, affaticamento, disturbi del sonno, sonnolenza diurna, irritabilità, alterazione dell’umore, disturbi della memoria, difficoltà respiratoria, etc. L’OMS definisce l’EHS come “fenomeno in cui gli individui avvertono effetti avversi sulla salute in prossimità di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e i cui sintomi sono reali”.

Sempre secondo l’OMS, dal 2 al 3% della popolazione mondiale – e pertanto un milione e mezzo di persone in Italia – soffre di tale patologia. Ma stando ad altre fonti scientifiche il dato sarebbe sottostimato e si aggirerebbe intorno al 10% ed oltre. Ricercatori di fama internazionale (Belpomme, Hardell. Carpenter, Johansson, Carlberg, Hedendahl e altri) affermano che nei paesi industrializzati il numero di persone che diventano intolleranti ai campi elettromagnetici artificiali cresce in modo costante.

Il 10% della popolazione affetta si identifica come grave disabile. Purtroppo la perdita della attività lavorativa,della propria abitazione,degli affetti più cari sino al ritiro sociale rappresentano conseguenze frequenti. Alcuni elettrosensibili sono costretti a vivere e dormire nelle proprie auto in zone boschive a basso impatto elettromagnetico. Nel 2012 l’Associazione dei Medici Austriaci ha pubblicato le linee guida per la diagnosi e il trattamento delle patologie correlate all’esposizione a campi elettromagnetici (sindrome EMF) ora incluse nelle linee guida Europaem (2016). Esse sono basate su un questionario da somministrare al paziente in cui si valutano i sintomi e la loro variazione in rapporto al tempo e al luogo. È prevista una valutazione dei livelli di campo elettromagnetico e del tipo di esposizione e indagini di laboratorio generali e specifiche.

Numerosi studi pubblicati su riviste prestigiose da ricercatori autorevoli (Belpomme; De Luca; Mc Carty; Rea: Havas; Genuis; Johansson; Hardell) dimostrano che l’elettrosensibilità si può identificare anche attraverso criteri oggettivi e misurabili. I principali meccanismi patogenetici implicati sono lo stress ossidativo e i polimorfismi genetici. Si tratta pertanto di una reale condizione di patologia organica e non di effetto NOCEBO!

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I medici della Associazione Italiana Elettrosensibili offrono un supporto diagnostico/terapeutico alle innumerevoli richieste di aiuto che giungono da tutta Italia. Stiamo assistendo ad un allarmante abbassamento dell’età di insorgenza dei sintomi. Non pochi bambini, adolescenti e giovani sono coinvolti.

Il Parlamento Europeo, nella Risoluzione del 2 aprile 2009 sulle preoccupazioni per la salute connesse ai campi elettromagnetici, all’art. 28, “invita gli stati membri a seguire l’esempio della Svezia e a considerare disabili le persone affette da elettroipersensibilità garantendo loro adeguata protezione e pari opportunità”.

Inoltre, l’Assemblea del Consiglio d’Europa, con la Risoluzione 1815 del 2011, sottolinea la necessità di porre particolare attenzione alle persone affette da elettrosensibilità e di introdurre misure speciali per proteggerle come la creazione di aree non coperte da reti wireless.

L’implementazione del 5G costituisce per gli elettrosensibili un’importante minaccia esistenziale poiché l’ulteriore immissione di radiazioni artificiali, a frequenze multiple, pulsate, biologicamente attive, porterebbe a un aggravamento delle loro condizioni di salute.

Si tratta di una vera e propria aggressione fisica, non solo nei confronti delle persone elettrosensibili, ma anche della popolazione maggiormente a rischio come donne in gravidanza, neonati, bambini, adolescenti, malati, portatori di dispositivi elettromedicali.

Considerato che:

– la sperimentazione 5G è stata ideata a fini commerciali e dovrebbe essere vietata in base al Codice di Norimberga (1947 e ulteriori modifiche) perché potrebbe determinare gravi danni alla salute umana;

– al fine di sospendere il roll-out del 5G sono state sottoscritte da numerosi ricercatori due richieste di moratoria internazionali (Nyberg e Hardell; ISDE International) e due nazionali (ISDE Italia e alleanza italiana Stop 5G, già alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica anche con rappresentanze di malati), oltre alla recente mozione presentata in Parlamento da cinque deputati di diversi schieramenti politici;

– il Comitato Europeo su Salute, Ambiente e Rischi Emergenti (SCHEER) al punto 4.4. del rapporto “Statement on emergin health and environmental issues” afferma che la tecnologia 5G “desta preoccupazione poiché i rischi per la salute e la sicurezza sono sconosciuti”;

è Suo preciso dovere, egregio On. Paolo Nicolò Romano, per l’incarico politico che Lei ricopre:

– informarsi, in base alla letteratura scientifica indipendente, sui danni alla salute umana legati all’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali;

– adottare provvedimenti tesi alla tutela della salute pubblica;

applicare il Principio di Precauzione come auspicato dal Consiglio d’Europa, sospendendo l’implementazione del 5G fin quando non ne sia dimostrata l’innocuità.

Dott. Paolo Orio
presidente Associazione Italiana Elettrosensibili

RIPRODUZIONE CONSENTITA, CITANDO LA FONTE

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