5G Conferenza Europea 2019, Twitter galeotto da Bruxelles: 5G sicuro? “Non si può dire finché non sarà in funzione”. E’ ufficiale: saremo tutti cavie umane! ESCLUSIVA OASI SANA

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di Maurizio Martucci

La sede è l’incontro più importante, il ‘5G Conferenza Europea 2019’, due gironi di dibattiti a Bruxelles (sponsorizzati dalle multinazionali) tra politici, e opinion leader, 40 relatori di alto profilo “che hanno il compito di guidare l’Europa sulla strada del 5G!” L’ammissione dell’inganno (globale) è invece un re-twitter, una risposta da cinguettio che, dopo la ammissione della Commissione scientifica dell’Unione europea su rischi e pericoli invisibili, ancora una volta conferma l’assenza di qualsiasi valutazione preliminare sugli effetti socio-sanitari dello tsunami elettromagnetico di quinta generazione: “Questa mattina ne abbiamo parlato con l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (Agenzia ONU, NdA) rappresentata qui all’European 5G Conference 2019 di Bruxelles e la risposta è chiara: ‘E’ impossibile sapere qualcosa(sulla sicurezza del 5G, NdA) perché il network non è attualmente in funzione!”

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Più che una secchiata d’acqua sul fuoco, l’invito di Comunicare Digitale destinatari Digital Survivor (“per favore, non lanciare allarmi!”, che qui su OASI SANA pubblica in versione originale) scoperchia un’altra volta il lato oscuro dell’Internet delle cose, ammesso – dal cuore più rappresentativo della privatistica lobby industriale del wireless – che il 5G non è altro che un esperimento biologico di massa, nessuno sa come andrà a finire. La conferenza in Belgio (22-23 Gennaio 2019) è stata organizzata da Forum Europe, principale fornitore di eventi dedicati all’Unione Europea, organismo che – con il 5G Action Plan – nel 2012 invitò gli stati membri ad aderire al progetto di quinta generazione, carenti però ricerca scientifica e studi epidemiologici sulle possibili ripercussioni per la salute pubblica, minacciata da radiofrequenze (possibili cancerogene dal 2011).

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Sul caso del Twitter galeotto si è espressa anche la sigla internazionale ‘Stop 5G dalla terra e dallo spazio’: “Fino ad oggi sono stati 44 gli appelli degli scienziati e delle organizzazioni di medici che hanno invitato l’ONU, l’OMS ei governi a prendere in considerazione il principio di precauzione e promulgare norme efficaci e appropriate che disciplinano i limiti di esposizione che tengono conto degli effetti biologici noti della radiazione elettromagnetica e quindi a proteggere il pubblico dagli effetti devastanti scientificamente stabiliti dei campi elettromagnetici.

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E ancora: “per loro ammissione, i partecipanti alla conferenza europea 2019 di Bruxelles riconoscono che il lancio del 5G è il più grande esperimento biologico nella storia umana, dal momento che progettano di misurare i livelli di esposizione pubblica e le conseguenze sulla salute solo successivamente all’avvio. Questo è illegale secondo il Codice di Norimberga, che vieta la sperimentazione su esseri umani senza consenso informato. Non solo il 5G a terra è una minaccia per tutta la vita sulla Terra, ma l’imminente lancio di decine di migliaia di satelliti destinati a ‘coprire’ – la parola universalmente usata nella documentazione 5G – la Terra con onde millimetriche è un crimine umanitario nel fabbricazione”.

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Dopo l’ammissione twittata ieri, nessuna smentita, integrazione o aggiustamento di tiro da parte dall‘Unione internazionale delle telecomunicazioni (chiamata in causa) né da Comunicare Digitale (mittenti del twitt) che a Giugno 2019 organizza a Lucca la 16^ edizione del Forum Europeo Digitalecentrata sulle 4 tematiche più importanti che influenzeranno il futuro del mercato tecnologico europeo e mondiale (…) Il 5G darà una nuova spinta per l’evoluzione delle infrastrutture, dando origine ad una nuova era. Come ci influenzerà?” Già. Ce lo chiediamo anche noi.

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