Ucraina, la guerra è elettromagnetica, nell’Era dell’immersione di radiofrequenze del 5G, mentre il governo di Kiev punta al digitale mutuando la prima identità digitale sanitaria in identità digitale di guerra, così come ampiamente preannunciato dal Pentagono sull’infrastruttura militare di ultima generazione sostenuta dai finanziamenti civili (anche di Smartphone), dai territori di guerra avanza l’EW, ovvero la Guerra Elettromagnetica (Electromagnetic War). La denuncia arriva dal New York Times, secondo cui i militari NATO e russi avrebbero ingaggiato un tipo di conflitto inusuale, avendo a disposizione armi sempre più complesse per trovare informazioni sensibili, interrompere le comunicazioni nemiche, deviare missili o combattere droni. Questa guerra elettronica è “una guerra in un mondo invisibile, quello della sfera elettromagnetica. I militari la chiamano ‘guerra elettronica’ o EW. Nelle ultime settimane in Ucraina sono state scoperte sul terreno diverse armi misteriose“, riportano le cronache dei giornali, esattamente come anticipato un paio d’anni fa dal giornalista Manilio Dinucci nella Maratona Stop5G promossa dall’Alleanza Italiana Stop5g e trasmessa su La Casa del Sole TV, tema poi ripreso dallo scrittore Maurizio Martucci nel libro ‘#Stop 5G’ (Terra Nuova), nel capitolo dedicato all’analisi geopolitica,
Ucraina, identità digitale di guerra: criptovalute a militari e sfollati (niente ai de-digitalizzati) – IL TECNORIBELLE
“Il primo è un’esca di 30 centimetri che consente ai missili russi Iskander-M di ingannare i radar di difesa aerea e i missili intercettori a ricerca di calore -riferisce la svizzera RTS – Piene di elettronica, queste piccole esche sono state raccolte dai servizi di intelligence americani, secondo le rivelazioni del New York Times. Potrebbero spiegare la mancanza di efficienza nell’intercettazione dei missili russi Iskander. Queste nuove armi fanno parte della guerra elettronica condotta sul campo dai belligeranti. Questo tipo di tecnologia può coprire tracce, intercettare informazioni o deviare un missile. Il loro campo è radar, radio o trasmissioni a infrarossi. Gli ultimi progressi tecnologici sono rivolti in particolare ai droni utilizzati per l’esplorazione, ma anche per il trasporto di esplosivi. L’esercito francese, ad esempio, ha un fucile futuristico. L’antenna emette un segnale che interrompe il collegamento tra il drone e il suo pilota. Il dispositivo si blocca, atterra o cade quando la batteria è scarica. Misurazioni dell’interferenza GPS effettuate da HawkEye 360 [HawkEye 360] Misurazioni dell’interferenza GPS effettuate da HawkEye 360 [HawkEye 360] Questa guerra elettronica non è nuova, coincide con l’invenzione della radio militare. Le armi elettroniche compaiono con la seconda guerra mondiale e diventano davvero importanti in Vietnam. Di recente, nel 2019, i russi sono riusciti a disturbare i segnali GPS in Siria. Gli strumenti di navigazione hanno visualizzato una posizione errata o hanno smesso di funzionare. Nel contesto della guerra in Ucraina, l’interferenza del sistema GPS è stata osservata anche nel Donbass e al confine bielorusso. Le misurazioni sono state pubblicate dalla società americana HawkEye 360, che analizza i dati della sua costellazione di satelliti. Afferma che questa è la prova dell’integrazione delle tattiche di guerra elettronica nell’operazione russa. In svizzero L’esercito svizzero dispone anche di mezzi d’azione elettromagnetici. Ma nessuna arma letale o distruttiva, anche se questo tipo di sistema esiste in altri paesi, secondo l’esercito. Ufficialmente, la Svizzera ha il Piranha “MZS” (o trasmettitore multiuso), un disturbatore radiomobile. Fa parte della componente “effettori” del sistema IFASS. Il dettaglio è classificato riservato.“
