Stop 5G, protesta alla sede Rai di Ancona. Domani tocca a Roma e Perugia: “l’informazione non è pubblicità, Rai sul 5G vogliamo la verità”

Sul 5G chiediamo un’informazione pubblica equa e libera!” Così ieri ad Ancona nel sit-in promosso davanti la sede regionale marchigiana della Rai in Piazza della Repubblica al termine del convegno informativo sull’elettrosmog iniziato nella vicina arena del Parco Belvedere Posatora. “L’informazione non è pubblicità commerciale”, “Rai, sul 5G vogliamo verità“, gli slogan sugli striscioni mostrati dai manifestanti. La protesta si inserisce nella Giornata di Protesta Mondiale Stop 5G indetta da Alleanza Italiana Stop 5G con presidi davanti le sedi della RAI per rivendicare il diritto a ricevere un’informazione libera e pluralista sui pericoli dell‘internet delle cose e le insidie del futuro digitale.

Domani doppio appuntamento in contemporanea a Roma e Perugia. Lunedì 21 Giugno 2021 alle ore 16.00 si manifesta nella Capitale davanti la sede della direzione generale della Rai in Viale Giuseppe Mazzini 14. Per chiedere maggiore trasparenza e informazione, Alleanza Italiana Stop 5G presenterà un’istanza sia al giornalista Marcello Foa (presidente generale della Rai) che all’On. Massimiliano Capitanio (Segretario della Commissione Parlamentare per l’indirizzo Generale e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi).

L’appuntamento di Perugia è invece alle ore 17.30 davanti la sede regionale umbra della Rai in Via Lugi Masi 2. “E’ inammissibile l’assenza di dibattito sul 5G, il neagazionismo sui rischi e l’appiattimento sulle posizioni delle pubblicità commerciali e degli uffici stampa dei colossi di telecomunicazione. Da quando l’Italia è stata scelta come capofila per la sperimentazione del 5G, gli abbonati Rai e i cittadini sono volutamente stati messi all’oscuro dei gravi pericoli ambientali e sanitari che, inevitabilmente, porterà il futuro digitale elettromagnetico. Inaccettabile poi una trasmissione transumanista come ‘Codice: la vita è digitale’ che parla di microchip sotto pelle e robot nella vita di ogni giorno, persino nel mondo del lavoro a discapito della forza lavoro umana. Basta pensiero unico, l’art. 21 della Costituzione esiste ancora? La Rai non informa come dovrebbe. La televisione pubblica serve per offrire un servizio completo a chi paga il canone. E invece?

I presidi servono a:

  1. Per denunciare l’assenza di dibattito nelle reti Rai sui pericoli del 5G e il futuro digitale
  2. Per invitare la ‘Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi’ a valutare il livello d’informazione sinora offerto nei servizi Rai sui pericoli ambientali e sanitari del 5G
  3. Per denunciare la deriva transumanista del programma Rai ‘Codice: La Vita è digitale’
Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...