VIDEO – Elettrosensibilità, “per riconoscerla faremo causa allo Stato”. Malattia scomoda, ma i diritti sono inviolabili

Circa 2.300 visualizzazioni nella sola pagina Facebook de La Casa del Sole TV nella Giornata Mondiale dell’Elettrosensibilità: ieri grande successo per l’iniziativa ‘Elettrosensibilità, diffida allo Stato’ promossa in sinergia da Alleanza Italiana Stop 5G e dai medici di ISDE Italia in difesa chi si soffre di malattie ambientali. Con quest’iniziativa è stata ufficialmente presentata l’azione legale intrapresa per giungere al riconoscimento dell’Elettrosensibilità. Per ora una diffida notificata al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e all’INAL, Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità  Ma se necessario, alla diffida potrebbe seguire anche una causa amministrativa al TAR:andremo davanti al TAR per aprire un contezioso strategico, riconoscere l’elettrosensibilità per lo Stato italiano significherebbe mettere a budget milioni di euro. Ma i diritti sono diritti ed è giunto il momento di fare questa battaglia perché c’è un vulnus nel nostro ordinamento”.

Questi alcuni passaggi chiave dei relatori, incalzati dalle domande della moderatrice Roberta Borghese.

Maurizio Martucci (portavoce nazionale Alleanza Italiana Stop 5G); “negli ultimi tre anni abbiamo lottato per far emergere il sommerso. Alleanza Italiana Stop 5G ha portato il problema delle malattie ambientali in ogni sede istituzionale, dal Parlamento italiano sino a quello europeo, promuovendo manifestazioni di piazza, seguite da atti parlamentari ed internazionali. Prima la questione veniva ignorata. L’azione di sensibilizzazione e divulgazione necessita però ora di una manovra più energica, in grado di raggiungere l’obiettivo. La diffida legale è il primo step per arrivare all’agognato riconoscimento dei diritti anche per chi soffre la pervadente presenza di campi elettromagnetici e non può essere restare confinato ai margini di una società votata al rischio dell’ignoto tecnologico”.

Ferdinando Laghi (medico, presidente ISDE International, vice-presidente ISDE Italia): “gli studi commissionati dalla Commissione europea ci dicono che non esistono studi sugli effetti sanitari del 5G. Obsoleta, data e inaccettabile è la classificazione dell’ICNIRP. Il problema dell’elettrosensaibilità è solo un aspetto dei rischi dei campi elettromagnetici. I pazienti affetti da elettrosensibilità hanno sviluppato delle patologie funzionali ed organiche. Il tempo sta definendo il quadro sintomatico e di classificazione di questi pazienti, quindi è diventata una questione di vivibilità quotidiana. Si sentono socialmente e fisicamente isolati, con la beffa di non vedersi riconosciuta una patologia che rende la quotidianità di vita intollerabile. Il diritto alla salute deve essere riconosciuto in un quadro normativo”.

Veronica Dini (avvocato, nella task force di legali impegnati nella diffida): “ciascun malato può rivolgersi ad un tribunale per far valere i propri diritti negati, ma noi stiamo cercando di rendere collettiva l’azione legale in modo che tutti gli elettrosensibili possano poi chiedere la tutela e la protezione che ne potrebbero derivare. La diffida è un modo per chiedere a monte questo riconoscimento, facendo riferimento ad un patrimonio giuridico e normativo esistente che considera l’elettrosensiblità una malattia o disabilità. Lo Stato non può dire che il problema non esiste, è una malattia emergente. Ci sono dati difficili da confutare.

Luca Saltalamacchia (avvocato, nella task force di legali impegnati nella diffida): “la malattia da fastidio ai tecnocrati, la nostra diffida legale sarà trattata con un approccio negativo perché saremo visti come quelli che vorrebbero ostacolare l’innovazione tecnologica che, col 5G, avanza senza colpo ferire. Ma se necessario andremo davanti al TAR per aprire un contezioso strategico, riconoscere l’elettrosensibilità per lo Stato italiano significherebbe mettere a budget milioni di euro. Ma i diritti sono diritti ed è giunto il momento di fare questa battaglia perché c’è un vulnus nel nostro ordinamento.”

CLICCA QUI – GUARDA IL VIDEO DELL’EVENTO: ELETTROSENSIBILITA’, DIFFIDA ALLO STATO

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