“Coi miliardi sul 5G del PNRR, i 61 V/m li faranno dopo, alzeranno i limiti soglia più tardi, ora hanno voluto evitare polemiche”. Per Onda Civica Trentino lo afferma Andrea Maschio, al secondo mandato consecutivo nel Consiglio del Comune di Trento, ingegnere, attivista Stop 5G e referente locale dell‘Alleanza Italiana Stop 5G (sua l’iniziativa ‘Noi per la ricerca‘ sul co-finanziamento pubblico di uno studio indipendente sugli effetti sanitari del 5G), ma soprattutto esponente del movimento politico, civico e indipendente legato al territorio trentino.
Dopo aver partecipato a due giorni di sciopero della fame per scongiurare l’innalzamento dell’elettrosmog a 61 V/m, Maschio ha scritto a tutti i Sindaci dei circa 8.000 Comuni d’Italia inviando una lettera appello in cui chiede ai primi cittadini di prendere una posizione netta sul tema. E oggi, per ribadire il concetto, ha diffuso un video, che OASI SANA riporta in versione integrale: “Il Sindaco non ritiene di dover prendere una decisione in merito alla salute dei propri cittadini? Le responsabilità in merito ad eventuali danni fisici alle persone saranno da attribuire anche a quelle amministrazioni che non hanno fatto niente per impedirlo!“
Infine, per accedere agli atti delle pubbliche amministrazioni comunali e delle ARPA regionali, la campagna ‘5G chiediamo verità’ promossa dal coordinamento R2020 e Alleanza Italiana Stop 5G mette a disposizione modelli fac-simile che ogni cittadino può utilizzare in autotutela. CLICCA QUI
Oasi Sana 