5G dallo spazio, Avv. Saltalamacchia dalla conferenza in Russia: “aziende responsabili di danni ambientali?”

Legge e Spazio. Problemi attuali e tendenze globali” E’ il titolo della conferenza on-line che si terrà domani 2 Febbraio 2021 e organizzata in Russia dall’Istituto statale di Mosca delle relazioni internazionali (Università MGIMO), Kutafin Moscow State Law University (MSAL) e People’s Friendship University della Russia (Università RUDN). All’incontro si parlerà anche del pericoloso e discusso 5G dallo spazio, grazie all’intervento dell’Avv. Luca Saltalamacchia del foro di Napoli, legale della rete ecologista Legalità per il clima e nella task force di avvocati dell’Alleanza Italiana Stop 5G. Ecco un estratto dell’intervento dell’Avv. Saltalamacchia e la brochure ufficiale dell’iniziativa russa.

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“Onde 5G attraverso i satelliti nello spazio. Quali questioni legali e quali responsabilità aziendali? Nel 2021 la società di telecomunicazioni italiana TIM lancerà in orbita i primi satelliti (ma è più corretto chiamarli “mega satelliti”) 5G nell’ambito del progetto “TIM OVUNQUE” con l’obiettivo di irradiare con onde 5G chiunque e in ogni area dello stato con il wireless, dalle città alla campagna, dalle alte montagne ai luoghi più remoti fino alle località balneari e alle isole più remote. Negli Stati Uniti d’America è in corso il lancio di migliaia di mega satelliti, più droni e palloncini per Wi-Fi e 5G su scala globale, così come in altri paesi del mondo come Cina, Russia, India. Queste costellazioni di mega satelliti hanno la capacità di connettere gli esseri umani in tutto il mondo in un modo mai visto prima. Tuttavia, il dispiegamento (senza precedenti) di decine di migliaia di satelliti in orbita attorno alla Terra produce effetti diretti, indiretti e cumulativi sull’ambiente, in particolare sullo spazio: l’alterazione del cielo notturno per gli astronomi e il pubblico per i decenni a venire, l’inquinamento attraverso l’utilizzo di componenti satellitari tossici, la distruzione dello strato di ozono, la creazione di detriti dovuti a malfunzionamenti o il rischio (notevolmente aumentato) di collisioni, effetti sui cambiamenti climatici, interferenze con sistemi GPS e con satelliti meteorologici. La Federal Communications Commission statunitense, e per il momento lo stesso vale per l’Italia, considera i progetti satellitari commerciali esclusi dalla revisione ambientale, mentre sarebbe fondamentale regolamentare e monitorare l’utilizzo dei satelliti anche in relazione all’impatto ambientale, fornendo anche in dettaglio gli obblighi di risarcimento, riparazione e ripristino dello status quo ante (se possibile) per le società danneggianti. Al momento non esistono norme vincolanti che regolamentino il lancio di razzi e la messa in orbita di satelliti, al fine di limitare i danni ambientali da essi creati, ma soltanto linee guida, cioè raccomandazioni che vengono rispettate su base volontaria, come l’Inter-Agency Space Debris Coordination Committee (IADC, Comitato inter-agenzia per i detriti spaziali) oppure UN Committee on the Peaceful Uses of Outer Space (UNCOPUOS, Commissione delle Nazioni Unite sull’uso pacifico dello spazio extra-atmosferico). In assenza di normative adeguate e aggiornate, le aziende possono essere ritenute responsabili dei danni ambientali?

Dal 2021 Wi-Fi dal cielo in tutta Italia: ‘Stop 5G dallo spazio’,

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