Governo, Parlamento e lobby lo sanno: col 5G, Intelligenza artificiale e robotica 800milioni di posti di lavoro a rischio (nel silenzio dei sindacati). Col digitale sarà strage occupazionale

Ne ha parlato ieri sera il TG di Byoblu24: 800milioni di posti di lavoro sono a rischio! Per colpa del progetto transumanista che punta non solo alla digitalizzazione della vita e alla riconversione in virtuale della specie umana, ma anche all’annullamento di milioni di figure professionali puntando su 5G, Intelligenza Artificiale, robotica e automazione del lavoro. La denuncia non è nuova: c’è uno studio del 2018 dell’OCSE che afferma come in Italia un posto di lavoro su due sarà sostituito da macchine pensanti. C’è un’analisi del 2017 della McKinsey Global Institute, affermato istituto di ricerca economica, un think tank su temi di business ed economia. C’è la denuncia dell’Alleanza Italiana Stop 5G per voce di Maurizio Martucci, intervenuto su 5G e lavoro sia alla Manifestazione nazionale Stop 5G che alla Marcia della Liberazione. C’è il libro inchiesta della scrittrice Sonia Savioli sul giallo della pandemia che ne svela la trama come acceleratore del cambiamento tecnologico del controllo per la disoccupazione umana. Ma soprattutto ci sono le dichiarazioni del Ministro dell’innovazione e del digitale Paola Pisano e la relazione conclusiva sul 5G prodotta dalla Commissione parlamentare della Camera dei Deputati. Insomma, c’è davvero tutto: mancano solo i Sindacati (non pervenuti!) e la consapevolezza dei laboratori (non pervenuti!). Stiamo andando incontro ad una vera e propria strage occupazionale per colpa del futuro digitale.

MCKINSEY GLOBAL INSTITUTE “Posti di lavoro persi, posti di lavoro guadagnati: transizioni della forza lavoro in un’epoca di automazione” Dicembre 2017

L’automazione non è un fenomeno nuovo e le paure per la sua trasformazione del luogo di lavoro e gli effetti sull’occupazione risalgono a secoli fa, anche prima della rivoluzione industriale del XVIII e XIX secolo. I rapidi progressi recenti nelle tecnologie di automazione, tra cui intelligenza artificiale, sistemi autonomi e robotica, stanno ora sollevando di nuovo i timori, e con nuova urgenza. Il rapporto di gennaio 2017 sull’automazione, “Un futuro che funziona: automazione, occupazione e produttività” ha analizzato il potenziale di automazione dell’economia globale, le tempistiche sulle quali il fenomeno potrebbe svolgersi e il potente aumento della produttività che l’adozione dell’automazione potrebbe offrire. Questa relazione fa un ulteriore passo avanti esaminando sia le potenziali interruzioni del mercato del lavoro dovute all’automazione sia alcune potenziali fonti di nuova domanda di lavoro che creeranno posti di lavoro. Comprende scenari che cercano di affrontare alcune delle questioni più spesso sollevate nel dibattito pubblico. Ci sarà abbastanza lavoro in futuro per mantenere la piena occupazione e, in caso affermativo, quale sarà il lavoro? Quali occupazioni prospereranno e quali appassiranno? Quali sono le potenziali implicazioni per le abilità e i salari quando le macchine eseguono alcuni o i compiti che gli esseri umani ora fanno?”

(nel video del TG di Byoblu24 dal minuto 12.41)

GOVERNO ITALIANO

Le parole del Ministro dell’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, 30 Dicembre 2019: “Saranno i robot a salvare l’Uomo. Ne miglioreranno la vita, lo sottrarranno a rischi inutili e a lavori disumanizzanti e anzi gli permetteranno di migliorarsi e di migliorare la propria vita.” Perché intanto “ci dobbiamo augurare il nuovo ibrido “uomo-macchina”, senza alcuna paura, perché alla parte macchina lasceremo i lavori usuranti, pericolosi e ripetitivi mentre alla parte uomo resterà l’intelligenza e la creatività. In Italia – chiude Paola Pisano senza più freni, nei panni della nuova mamma di Frankenstein  siamo già molto avanti e ci vorrebbe una vera “silicon Valley” della robotica, un hub produttivo dove sviluppare e far crescere il settoreD’altronde basta leggere i dati 2018 del WEF, citati da Bentivogli: nel 2025 perderemo 75 milioni di tipologie di lavoro ma ne creeremo 133 milioni. Quindi, benvenuti Robot e benvenuti a noi uomini e donne che non abbiamo paura del cambiamento dei nuovi lavori e delle nuove opportunità. Il mondo si trasforma siamo pronti ad osare? “

PARLAMENTO ITALIANO DOCUMENTO APPROVATO DALLA IX COMMISSIONE PERMANENTE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI) nella seduta del 9 luglio 2020 A CONCLUSIONE DELL’INDAGINE CONOSCITIVA deliberata nella seduta del 27 settembre 2018 SULLE NUOVE TECNOLOGIE NELLE TELECOMUNICAZIONI, CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA TRANSIZIONE VERSO IL 5G E ALLA GESTIONE DEI BIG DATA.

“L’introduzione e il progressivo rafforzamento di queste tecnologie comporterà trasformazioni molto profonde della nostra società e della nostra economia. (….) esistono rischi ed elementi di inquietudine riguardo alla effettiva governabilità di questi interventi in termini di sicurezza dei dati, di sicurezza delle persone e persino di sicurezza dei nostri sistemi democratici. (…) Inoltre sarà significativo l’impatto di queste tecnologie sul funzionamento del mercato del lavoro, rispetto al quale, sebbene sia incerto cosa succederà nel lungo periodo, si porrà sicuramente un problema di sostituzione di competenze in un periodo di transizione che potrebbe anche comportare complessi problemi di gestione, al fine di evitare situazioni di tensione sociale.”

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