ECCO LA LISTA – Nessuno come l’Italia: oltre 200 Comuni sono ufficialmente Stop 5G e 76 sindaci l’hanno vietato!

di Maurizio Martucci

A 13 mesi dell’approvazione della Risoluzione di Vicovaro nel consenso del 1° meeting nazionale Stop 5G promosso il 2 Marzo 2019 dall’Alleanza Italiana Stop 5G, ben 204 Comuni d’Italia sono oggi ufficialmente Stop 5G. Prima di Vicovaro il vuoto, nelle amministrazioni locali dello tsunami del wireless di quinta generazione non se ne parlava affatto, ignorato completamente il rischio, mentre adesso – a poco più di un anno dal primo storico evento che ha avviato il dibattito in Italia – avanza inarrestabile una marea montante di consapevolezza nella rivendicazione di un diritto sancito all’art. 32 della Costituzione, richiamato l’europeo principio di precauzione dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalla provincia di Bolzano a quella di Caltanissetta e Nuoro, passando per le città di Roma (Municipio XII), Torino, Catania, Firenze, Piacenza e Bologna, dove vere e proprie roccaforti con decine di amministrazioni contrarie a Big Data si contano tra i piccoli centri in Alto Adige, Campania, Abruzzo e Puglia. A queste, si aggiungono anche la Regione Toscana e la Regione Marche: i consigli regionali hanno infatti approvato mozioni precauzioniste.   

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In rapida sequenza sono stati approvati atti per la precauzione e la moratoria, mozioni e delibere di giunta e consiglio comunale, ordini del giorno, sospensioni tecniche e regolamenti con diniego all’installazione dell’Internet delle cose, emendamenti con stanziamento di bilancio per la ricerca scientifica indipendente come promosso dall’Alleanza Italiana Stop 5G nel progetto NOI PER LA RICERCA, ma soprattutto ordinanze urgenti e contingibili emanate dal Sindaco come massima autorità sanitaria sul territorio: in molti documenti, la Risoluzione di Vicovaro è esplicitamente richiamata e citata, così come le audizioni in commissione parlamentare dei medici di ISDE Italia e degli scienziati dell’Istituto Ramazzini.

Attraverso il sito ufficiale, l’Alleanza Italiana Stop 5G rende nota la lista completa dei 204 Comuni per la prevenzione di danni da elettrosmogun risultato unico in Europa e nel resto del mondo, conseguito grazie all’azione capillare condotta dal basso tra gli enti locali, dall’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italiadagli attivisti, militanti e cittadini consapevoli, dalle innumerevoli raccolte firme, dalle manifestazioni unitarie, ma anche da organizzazioni, comitati e associazioni indipendenti, un risultato straordinario conseguito soprattutto grazie alla sensibilità e tenacia di Sindaci, assessori e consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, di qualsiasi collocazione partitica. Sia chiaro: il dato parziale dei primi 200 è frutto di un aggregato che fonda su un approccio eterogeneo e diversificato, centrato sull’unanime denuncia nei rischi per ambiente e umanità derivabili dal 5G. Perché ogni mozione ha una storia a sé, un iter diverso dall’altro, un contenuto diverso dall’altro. 

Così’ come una mozione approvata in Consiglio o Giunta Comunale, o magari una delibera o un ordine del giorno approvato da maggioranza o unanimità di consiglieri o assessori, in realtà sono meri atti di indirizzo non in grado di arrestare il 5G sul territorio, trattandosi esclusivamente di protocolli formali per impegnare il Sindaco a proteggere i suoi concittadini in maniera più concreta. 

Cosa diversa sono invece le Ordinanze urgenti e contingibili sindacali, cioè l’emanazione di una decisione assunta dal primo cittadino, responsabile della tutela socio-sanitaria sul territorio amministrato. L’ordinanza sindacale, giurisprudenza amministrativa alla mano, è infatti l’unico strumento capace di fermare il 5G. Ma deve essere motivata, ben istruita dall’ufficio tecnico, corredata da sufficienti elementi probanti in grado di reggere in un’eventuale ricorso alla magistratura amministrativa a cui potrebbe ricorrere, evidentemente, chi ha interessi legittimi divergenti rispetto all’esclusiva linea ispirata al principio di precauzione.

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3 commenti

    • Mi fa piacere che è stato fermato, almeno così mettiamo in pratica le sicurezze per noi stessi e la nostra terra con tutto ciò che contiene.Grazie..

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  1. Ragazzi, fate attenzione: le radiazioni emesse dal 5G (che è solo un’ottimizzazione del 3G e 4G, chiedete a qualunque vostro amico che ha studiato fisica) sono di gran lunga inferiori a quelle del vostro modem wi-fi o delle cuffiette bluetooth. Nella categoria 2B dello Iarc ci sono anche le carni rosse e il lavoro notturno. L’alcol è in categoria 1 (certamente cancerogeno), per dire. Non fatevi strumentalizzare, studiate e approfondite (che, tra l’altro, è affascinante 🙂 )

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