Tecnoribelli in piazza contro la tecnodittatura del 5G e per la libertà di scegliere l’assenza di irradiazione d’elettrosmog: l’Italia che non è disposta a fare da cavia ha risposto all’appello. Tutto esaurito per la prima manifestazione nazionale unitaria Stop 5G promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G dentro e fuori il Parlamento. La mobilitazione convoglierà su Roma cittadini per la precauzione provenienti da ogni parte d’Italia. Con aerei, treni, auto e pullman, per martedì 5 Novembre attesi gruppi, attivisti e militanti Stop 5G da Abruzzo, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata e Sardegna, compresi malati elettrosensibili, di sensibilità chimica multipla, fibromialgia e malati oncologici a cui i tribunali hanno riconosciuto il nesso cellulare=tumore. La protesta si farà vibrante dalle ore 15.00 con bandiere e striscioni nel presidio simbolico previsto in Piazza Montecitorio. Intanto la raccolta firme lanciata per l’Alleanza Italiana Stop 5G da Fiorella Belpoggi (scienziata dall’Istituto Ramazzini) ha superato quota 20.000 sottoscrizioni, portando così ad oltre 40.000 il numero delle firme finora raccolte nelle due petizioni on-line, dove grazie al successo di una raccolta fondi dal basso su EPPELA è stato possibile autofinanziare l’evento con un crowdfunding.
“Sarà un evento storico – afferma Maurizio Martucci, portavoce nazionale dell’Alleanza Italiana Stop 5G – mai prima d’ora s’era riusciti a coagulare in un’unica dota e in un unico luogo l’Italia consapevole nella rivendicazione per la precauzione contro i pericoli invisibili dell’invasione elettromagnetica. Dagli anni ’90 ad oggi, da quando cominciarono a spuntare le prime antenne sui tetti dei palazzi nelle prime opposizioni popolari, non s’era mai riusciti a superare la parcellizzazione territoriale dei singoli comitati per dar vita ad un’armonica, unita, unica, civile e compatta manifestazione nazionale. Che il 5G sia rischioso per umanità ed ecosistema ormai è evidente, così come sono sotto gli occhi di tutti le clamorose falle di un progetto senza precedenti nella storia dell’umanità, spacciato come progresso tecnologico ma che invece mina alle fondamenta la salubrità di 60 milioni di italiani. L’Alleanza Italiana Stop 5G rinnova la richiesta di una sensata moratoria nazionale mandando un segnale forte al Governo, sarebbe delittuoso continuare a negare l’evidenza esponendoci tutti a gravi rischi. Non vogliamo ritrovarci cavie in un esperimento a cielo aperto condotto senza il nostro consenso informato.”
Tutto esaurito per l’atteso convegno internazionale dal titolo “Moratoria nazionale, 5G tra rischi per la salute e principio di precauzione”, promosso anche con la sigla Alleanza Europea Stop 5G, nata in estate in Svizzera (oggi conta l’adesione di associazioni e comitati di 22 paesi europei). Si inizia alle ore 10 presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Le richieste di accredito sono arrivate a quota 350, quindi sala piena in ogni ordine di posto. Dal Parlamento hanno aderito e saranno presenti l’On. Sara Cunial, On. Veronica Giannone, On. Matteo Dall’Osso, Sen. Saverio De Bonis, Sen. Andrea de Bertoldi, Sen. William De Vecchis, Sen. Sergio Romagnoli, Sen. Giuseppe Pisani. Adesioni internazionali sono arrivate anche da Bruxelles, con l’appoggio degli europarlamentari Prof. Klaus Buchner (Germania) e Michele Rivasi (Francia). E se il numero complessivo degli atti per la precauzione e la moratoria territoriale approvati ufficialmente dai Comuni d’Italia è salito a quota 74, comprese le 18 ordinanze urgenti e contingibili emanate dai sindaci, una sessantina tra primi cittadini, dirigenti, funzionari, amministratori e rappresentanti pubblici ha aderito e/o assisterà ai lavori del convegno internazionale. Si sono infatti accreditati i Sindaci di Prata Sannita e Capriati a Volturno (Caserta), Aliano (Matera), Caneva (Pordenone), Filacciano e Cerveteri (Roma), Valloirate (Cuneo), Pietracupa (Campobasso), Bisegna (L’Aquila), Marsaglia (Cuneo), Bevilacqua (Verona), Sorianello (Vibo Valentia), Fossalto (Campobasso), Barete (L’Aquila), Savignano Irpino (Avellino), Caprino Veronese (Verona) e Nosate (Milano). Ci saranno anche i Consiglieri della Regione Lazio e il Presidente Provincia di Caserta, oltre agli assessori di Fiumicino (Roma) e ai consiglieri comunali e municipali di Roma, Bologna, Trento, Ciampino e Ladispoli (Roma), Lanzada (Sondrio), Raviscanina e Sant’Angelo d’Alife (Caserta), Arco e Nogaredo (Trento), Monterenzio e Monte San Pietro (Bologna). Presenti in sala rappresentanti e dirigenti della Comunità Montana del Matese (Caserta), dell’ISPRA (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dell’ASL di Roma (Azienda Sanitaria Locale).
In concomitanza con la presentazione del dossier scuola elaborato dall’Osservatorio Scuola dell’Alleanza Italiana Stop 5G, dall’Abruzzo seguirà i lavori anche un’intera classe liceale della provincia di Pescara.
Il convegno internazionale è patrocinato dai medici di ISDE Italia, dai Sindaci dell’ANPCI Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia, con l’adesione degli scienziati dell’Istituto Ramazzini.
Previsti collegamenti in diretta dalla Tv internazionale Euronews NBC. I lavori saranno integralmente ripresi e poi trasmessi dalla Web Tv Byoblu. Ci saranno anche le telecamere di Pandora Tv. L’intera manifestazione nazionale unitaria Stop 5G diventerà poi un mini-spot grazie al regista Peter Ranalli.
RIPRODUZIONE CONSENTITA, CITANDO LA FONTE