
Relatore a Vicovaro nel 1° meeting nazionale Stop 5G promosso a Marzo dall’Alleanza Italiana Stop 5G, presente alla Camera de Deputati nella conferenza stampa di Giugno in cui l’AssoElettrosensibili s’è appellata al Presidente della Repubblica Mattarella per fermare i pericoli invisibili del 5G, l’On. Matteo Dall’Osso è il firmatario dell’ottava interrogazione parlamentare sui pericoli del 5G e ancora una volta rivolta al Ministro della Salute. L’intervento è stato presentato nella seduta di Montecitorio del 19 Luglio 2019 e ripreso (pag. 7862) tra i resoconti degli atti parlamentari pubblicati nei documenti ufficiali della Camera.
In versione integrale, OASI SANA riporta il testo integrale dell’interrogazione dell’On. Matteo Dall’Osso (laureato in ingegneria elettronica), in attesa di una risposta del Ministro Giulia Grillo (laureata in medicina), sempre più incalzata e al centro numerosi quesiti sui sottovalutati pericoli dell’Interne delle cose.

Premesso che:
la IARC (OMS) nel 2011 ha classificato i CEM-RF come “possibile cancerogeno per l’uomo” e nelle “Raccomandazioni del gruppo consultivo sulle priorità per la Monografia IARC” per il periodo 2020-2024, tra gli agenti con precedenza di valutazione per una riclassificazione ci sono le “radiazioni non ionizzanti-radiofrequenze” che potrebbero finire in Classe 2A“probabile agente cancerogeno”, se non in Classe 1 “cancerogeni certi”, e che l’esito è previsto nei prossimi cinque anni;
le radiofrequenze del 5G dal 2019 sono considerate pericolose dal Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti della Comunità Europea (SCHEER) che afferma come il “5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”;
uno studio del 2019 sul 5G della Direzione generale per le politiche europee commissionato dal Parlamento Europeo afferma che “i campi (elettromagnetici) siano altamente focalizzati dai raggi, variano rapidamente con il tempo e il movimento e quindi sono imprevedibili, poiché i livelli e i modelli del segnale interagiscono come un sistema a circuito chiuso”, sostenendo che “il problema è che al momento non è possibile simulare o misurare accuratamente le emissioni di 5G nel mondo reale”;
nel 2019 l’Alleanza Contro il Cancro (fondata dal Ministero della Salute) ha ufficializzato un progetto di studio sul glioblastoma, tumore maligno al cervello per cui si stanno studiano le correlazioni con le onde elettromagnetiche;
ad Aprile in Senato l’Alleanza Italiana Stop 5G ha tenuto una conferenza con malati oncologici a cui i tribunali italiani hanno riconosciuto il nesso cancerogeno con i telefoni mobili e a Giugno analoga conferenza s’è tenuta alla Camera, dove il medico dell’Associazione Italiana Elettrosensibili ha invitato “il Governo a riconoscere l’Elettroipersensibilità come disabilità, adottando provvedimenti tesi per la salvaguardia della salute, ci appelliamo anche al Presidente della Repubblica: in assenza di una moratoria sul 5G, i malati ipersensibili rischiano di aggravare ulteriormente le proprie condizioni”;
il Movimento Europeo dei Diversamente Abili si dice “estremamente preoccupato che la tecnologia 5G possa impattare in modo violento sulle persone meno fortunate ma anche se quelle cosiddette sane”, denunciando “strane dermatiti che hanno colpito in città europee individui costretti al bombardamento da onde millimetriche”;
secondo una notizia diffusa dal giornalista Maurizio Martucci, la segreteria particolare del Ministro della Salute sosterrebbe “l’opportunità di un approfondimento su eventuali effetti indiretti di interferenza elettromagnetica con i dispositivi medici impiantati (soprattutto quelli installati sulla superficie del corpo), tema sul quale i dati di letteratura scientifica sono più limitati per le frequenze più elevate” e che “l’eventuale impatto sulla salute della tecnologia 5G si inquadra nel tema più ampio dei possibili rischi sulla salute delle radiofrequenze e microonde”;
16 Comuni d’Italia hanno approvato delibere o mozioni per la moratoria sul 5G, un Sindaco ha emanato un’ordinanza urgente e contingibile per scongiurare rischi sanitari e il Comune di Ravensburg (Germania) progetta zone senza irradiazioni 5G per elettrosensibili;
si chiede di sapere:
quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere per evitare che l’irradiazione del 5G colpisca, causandone possibile nocumento e danni irreversibili alla salute, la popolazione più a rischio, in particolare disabili, malati cronici, elettrosensibili, neonati, bambini, donne in gravidanza e portatori di apparecchi elettromedicali, pacemaker;
quali iniziative in intenda intraprendere il Governo per ridurre l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici del 5G;
quali interventi nella legislazione nazionale sono stati intrapresi per consentire alle persone con disabilità ambientale di vivere in maniera indipendente, partecipando pienamente a tutti gli aspetti della vita;
se ci sono interventi programmati per identificare ed eliminare ostacoli e barriere elettromagnetiche all’accessibilità negli edifici pubblici e privati, su treni, scuole, strade, luoghi di lavoro e svago, strutture sanitarie.
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