
di Maurizio Martucci
Progetto 5G RuralFirst, arcipelago delle Isole Orcadi, l’inglese BBC indice un’assemblea pubblica in una piccola isola sul Mare del Nord della Scozia nord-orientale: una cinquantina di persone si radunano, ma non tutte sono disposte a prendere per oro colato gli asseriti vantaggi della sperimentazione 5G sulla comunità remota e rurale. “Ci sono alcune persone sull’isola che pensano che sia la cosa più sorprendente del mondo, ma ci sono anche persone come me che vorrebbero avere evidenze che non ci saranno ulteriori rischi per la salute dei miei figli per colpa dell’antenna 5G posta in cima alla scuola”.

La piccola comunità di Stronsay (370 abitanti) trova nei coniugi Russell e Naomi Bremner il simbolo della resistenza popolare contro il 5G: saputo dell’installazione di un’antenna 5G sul tetto della scuola primaria, la coppia di allevatori ha ritirato i loro figli dall’edificio scolastico optando per la prevenzione e l’educazione parentale: Dorothy (10 anni), Wilbur (9) e Martha (7 anni), per colpa del 5G studieranno a casa, lasciando amichetti e insegnanti. Nella convinzione del padre. “La mia famiglia è il mio mondo”, ripete Russel Bremmer, “e non mi perdonerei mai se in futuro guardandomi indietro e provassi rimpianti per non aver fatto di più nel proteggere i miei figli“.


Avvertita della resistenza dall’inamovibile famiglia scozzese, la BBC (partner principale nella sperimentazione 5G a Stronsay, almeno fino a settembre) s’è mossa per eseguire rilevazioni di campo elettromagnetico su un limitrofo parco giochi per bimbi, riscontrando valori soglia nei limiti di legge. Tranquillizzando la popolazione. Ignorando però come i limiti di legge non equivalgano affatto alla tutela della salute pubblica, tantomeno dei minori: il Tribunale di Firenze ha infatti disposto lo spegnimento del Wi-Fi (a norma di legge) in una scuola pubblica sull’Arno, mentre in un’altra in America irradiata da un’antenna telefonica i genitori accusano il segnale wireless (a norma di legge) come causa dei casi di cancro tra i giovanissimi alunni gravemente ammalati.

“Alla comunità di Stronsay è stato detto che il 5G stava arrivando, non ci è stato chiesto se lo volevamo”, ha ripetuto alla stampa britannica l’eroico papa scozzese Stop 5G che ha preferito togliere i suoi tre figli dall’aula piuttosto che rischiare per una tecnologia priva di ricerche epidemiologiche e studi preliminari sugli effetti socio-sanitari.
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