“La invito a chiedere una moratoria di almeno 5 anni nell’attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 della legge 214 del 30.12.23 e la corrispettiva immediata implementazione di seri studi di ricerca scientifica“. Firmato Rino Marzan, è la richiesta con tanto di timbro municipale girata dal Sindaco di Povegliano (Treviso) a Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. L’istanza si riferisce all’entrata in vigore della legge nazionale che aumenta l’elettrosmog in Italia ed è supportata da ampia letteratura biomedica che attesta i gravi rischi sanitari a cui la popolazione viene esposta nell’overdose elettromagnetica voluta dal Governo Meloni.
Il Governo alza l’elettrosmog in tutta Italia. “Ma le Regioni possono abbassarlo”, afferma il CODACONS
Con la stessa richiesta per i rispettivi governatori, atti di indirizzo politico sono già stati approvati dalla Regione Piemonte e dalla Regione Emilia Romagna. Secondo una chiave di lettura giuridica offerta dal Codacons, infatti “solo i Presidenti di Regione possono fermare l’aumento sollevando conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Oggi le Regioni possono legiferare nuovamente in materia, fissando limiti più cautelativi di quelli che saranno fissati dal Governo, ricorrendo le condizioni etico-politiche“: in attesa di capire come si muoverà la Regione Veneto, le numerose delibere di giunta comunale messe all’albo pretorio in Trentino Alto Adige Sud Tirolo (62 Comuni solo nella provincia di Bolzano) e le ordinanze a raffica emanante in Liguria (14 da altrettanti sindaci nella città metropolitana di Genova) potrebbero innescare un meccanismo di legge regionale per tornare alla media dei 6 V/m, abbandonando la morsa dei 15 V/m promulgata a ridosso dell’ultimo Capodanno.
Infine a Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, da parte di Bianca Laura Granato (ex senatrice e fondatrice dell’associazione Popolo Unito) è arrivato l’invito ad impugnare la norma elettrosmog innalzato: “Si invita la s.V. ad assumere di fronte alla cittadinanza un impegno pubblico atto ad impugnare il provvedimento nelle sedi giudiziarie competenti, in virtù della Sua prerogativa di garante della salute sul territorio da Lei amministrato“. Proprio Occhiuto, di recente, in Calabria ha riconosciuto l’elettrosensibilità, malattia altamente invalidante e tipica dell’Era elettromagnetica già nelle malattie rare della Basilicata: col 5G nella media di 15 V/m, proprio gli elettrosensibili si trovano adesso in serio pericolo di vita.
Calabria, una legge regionale riconosce l’elettrosensibilità: ambulatori per chi soffre di elettrosmog! 12 Maggio giornata regionale EHS

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