La Stampa, La Verità e Radio Radio: bugie, rabbia e insulti per aiutare il 5G ‘possibile cancerogeno’. E Il Foglio s’inventa un decreto-Salvini

di Maurizio Martucci

Bugie, rabbia, odio, insulti e negazionismo intollerante: il mainstream non ha perso occasione per scrivere l’ennesima triste pagina di un’informazione pessima e depistante, segnata a favore del grande business 5G (irradia possibili agenti cancerogeni) e degli oscuri risvolti distopici della transizione digitale. “Cazzate, cadaveri, zombie, le antenne non fanno male, ecoballe, 5G: quadruplicati i limiti“. E’ successo all’indomani del fallito blitz per l’innalzamento dell’elettrosmog nel Consiglio dei Ministri prima di Ferragosto. Saltato l’assalto alla diligenza (bottino da 4 miliardi di euro) ordito dalle Telco con la complicità del ministro atlantista Adolfo Urso sulla pelle degli italiani, la gran cassa di sistema è stata capace di sfoggiare il peggio di se, tra chi ha dato per approvata a Palazzo Chigi la norma invero sparita dal decreto legge, chi s’è inventato di sana pianta un decreto Salvini salva 5G sotto l’ombrellone e chi s’è abbandonato ad insulti, rabbia e odio, alimentando il peggior negazionismo da danno elettromagnetico. Insomma, niente di nuovo sotto al Sole. Senza dimenticare né tralasciare chi, mai come in questo caso il silenzio è indice di collaborazionismo e complicità, del 5G sul tavolo di Giorgia Meloni non ne ha affatto dato notizia. Che figuraccia! (anche nella cd. controinformazione asserita libera e indipendente).

Il 5G fa paura anche alla Meloni: salta l’aumento dell’elettrosmog. Vince la verità, ma c’è una trattativa Stato-Telco!

La notizia falsa è de La Stampa, senza mezzi giri di parole riesce addirittura a dare come approvata la norma depennata. Le antenne 5G, quadruplicati i limiti dello smog, invero assente in Gazzetta Ufficiale l’articolo nel decreto ‘asset e investimenti‘ che avrebbe superato la soglia cautelativa dei 6 V/m, facendola schizzare di 100 volte se fino a 61 V/m (altro che quadruplicata, centuplicata!). Altra fake news estiva arriva da Il Foglio: “Salvini ci ripensa sul 5G e arriva il decreto”, lasciando però intendere (questo si, vero) come sia stata la Lega (Giorgetti ho sempre sottolineato) a far saltare il banco nell’ultimo CdM per i timori dei sindaci leghisti pressati dai cittadini Stop 5G, ma soprattutto come all’orizzonte (e non certo nell’immediato come titolato dalle pagine fondate da Giuliano Ferrara) possa arrivare un decreto ad hoc. Anche un DPCM alla fine di un ipotizzato iter parlamentare tortuoso, innescato da un decreto-legge.

Passando poi alla bile, se non alla vera e propria schiumogena bava dalla bocca, arriviamo a Radio Radio: il suo fondatore Fabio Duranti, noto negazionista del danno da elettrosmog, s’è abbandonato a 18 minuti di parolacce, facilonerie e pressapochismo da bar, vomitate una dopo l’altra delle vere e proprie menzogne su una questione invero seria e fondamentale per tutti noi.Ve lo dico io: le antenne non fanno male, hanno un algoritmo, lasciate perdere le stronzate della qualunque, ci vuole professionalità, non improvvisazione.” Duranti non è nuovo a questo tipo di attacchi e anatemi. I suoi stessi ascoltatori, tutt’altro che spiazzati, l’hanno fortemente criticato sui social e nei canali della storica emittente radiofonica. Già nel 2020 lo invitai ad un pacato confronto pubblico, anche perché “questa è la mia materia“, lui stesso ripete. Invito però mai accettato, puntualmente caduto nel vuoto. Resta il video ad imperitura memoria. Eccolo qui sotto.

Fiorenzo Marinelli: “5G, elettrosmog fermato per ora, pronti a quando riproveranno il blitz sulla salute pubblica” – INTERVISTA CASA DEL SOLE TV

L’ultima perla di falsa notizia, roba da Tapiro d’oro ferragostano, arriva da La Verità (sarebbe meglio dire La Bugia), quotidiano del noto duetto Maurizio Belpietro/Francesco Borgonovo. La firma è del chimico (non medico) Franco Battaglia, sparla di ecoballe sul 5G, fomenta negazionismo del danno da wireless e odio per i dissidenti, richiamati persino lucubri scenari cimiteriali: “ogni tanto le pietre tombali si sollevano e gli zombie danno vita ai cadaveri”. Battaglia ha il coraggio di bollare come FALSA l’accusa che il 5G è uno standard nuovo e inesplorato soprattutto negli effetti cancerogeni (avvisatelo: con SeaWave l’Europa terminerà nel 2025 lo studio), IRRILEVANTE che il 5G usi frequenze superiori al 4G (quindi le pere sono uguali alle mele? e un singolo frutto uguale alla macedonia? perché le centrimetiche 4G si sommano – non si sottraggono – alle millimetriche 5G in un mix inesplorato di sommatoria multipla e cumulativa), IRRILEVANTE che le radiofrequenze sono un possibile agente cancerogeno (avvisatelo: la IARC potrebbe portale come probabile se non cancerogeno certo al 100% entro il 2024), FUORVIANTE che alcuni studi suggeriscono rischi per la salute (l’unica vera cosa fuorviante è che non sono alcuni ma decine di migliaia di articoli scientifici e migliaia di studi in peer-review ad attestare rischi e danni all’umanità) e FALSA l’invocazione del principio di precauzione (avvisatelo: la precauzione è inserita nella legislazione italiana alla Legge 36/2001, come il Principio di Minimizzazione ALARAAs Low As Reasonably Achievable, ovvero il più basso livello ragionevolmente ottenibile senza compromettere lo sviluppo tecnologico).

E’ vero, siamo circondati. Tra negazionisti, gatekeeper e depistatori, in questa partita non ci facciamo mancare davvero nulla. Sappiamo bene dove stanno le superpotenze e dove il coraggio di non essere corrotti dalle bugie. Prepariamoci a tutto: la prossima sarà peggio di questa. Quando la lobby del 5G tornerà all’attacco, quando il Governo (mi auguro mai) tornerà ad assecondare gli interessi privati mettendo in pericolo quelli pubblici, insieme a queste testate giornalistiche se ne aggiungeranno altre per fomentare odio, rabbia e menzogna. Saremo pronti a respingerli, in nome della verità.

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