Un giovane di nome William è affetto da una forma estrema di ipersensibilità elettromagnetica. Studente di un master e aspirante musicista, la sua reazione avversa alle irradiazioni della nostra era digitale lo portano a ritirarsi in un rifugio di fortuna nella natura selvaggia svedese, tagliato completamente fuori dalla società civile, per colpa della tecnologia wireless. E’ questa la trama di Malattia elettrica, l‘ultimo documfilm del regista Marie Lidén in uscita nelle sale cinematografiche del Regno Unito, l’ennesima pellicola di denuncia sulla più invisibile malattia ambientale.
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Disponibile in sala dal 3 Marzo 2023, gli 83 minuti del documentario mostrano il giovane nascosto in una camera da letto rivestita interamente di alluminio, sotto strati di tessuto foderato di rame: William parla apertamente della sofferenza della condizione nota come elettrosensibilità. Girato in parte con una macchina fotografica Bolex a manovella, ciò che emerge dal film è un ritratto lirico ed empatico della solitudine e dell’isolamento e degli sforzi di una famiglia amorevole per salvare la vita del figlio.
Proprio in questi giorni, sempre in Gran Bretagna, si sta celebrando a Londra il processo al 5G, citato in giudizio lo Stato: presso The Royal Courts of Justice on Strand: “le azioni del governo nell’autorizzare il 5G – affermano i promotori del giudizio – sono una violazione dei diritti umani. Stiamo sfidando il governo a fermare la sua azione illegale nel non riuscire a proteggere il pubblico dai rischi per la salute derivanti dalla tecnologia 5G che tutti noi affrontiamo attraverso il suo rapido dispiegamento“. Il 6 e 7 febbraio 2023 il tribunale amministrativo ha sentito il riesame giurisdizionale della presunta omissione da parte del Segretario di Stato nell’affrontare le prove dei rischi per la salute umana posti dalla tecnologia 5G. Per l’azione legale sostenuta dall’Avv.Michael Mansfield, uno dei più noti legali britannici, sono state raccolte oltre 194.000 sterline con donazioni dei cittadini.
L’ultima udienza è stata caratterizzata dalla presenza di numerosi attivisti Stop5G, riuniti all’esterno del tribunale, in mostra anche alcune figure ritagliate in giallo per rappresentare i malati elettro ipersensibili che non possono più visitare la City a causa degli alti livelli di radiazioni. Il governo del Regno Unito si rifiuta di esaminare un ampio corpus di prove scientifiche di alta qualità e sottoposte a revisione paritaria sui danni alla vita causati dalle radiazioni. Le attuali linee guida sull’esposizione tengono infatti conto solo degli effetti del riscaldamento negli esseri umani adulti e di conseguenza sono fissate almeno a milioni di volte troppo alto.

Processo al 5G, tutela per i cittadini: raccolta fondi per urgenti azioni legali. Dona subito!

