Proprio mentre Alleanza Italiana Stop5G lancia su EPPELA una campagna di raccolta fondi per sostenere azioni legali nel crowdfunding Processo al 5G, tutela per i cittadini (tre gli obiettivi: riconoscere l’elettrosensibilità, impedire l’innalzamento dei limiti soglia elettromagnetici, arginare l’avanzata delle antenne 5G), , da Milano arriva un’ordinanza amministrativa che crea un clamoroso precedente. Il giudice, in attesa di pronunciarsi definitivamente sul caso, ravvedendo un pericolo imminente ha prontamente disposto la non attivazione di un palo porta antenne. Motivo? A ridosso vivono cittadini sensibili, che soffrono di malattie ambientali invalidanti.
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Per capirne di più, nella rubrica Allerta 5G, su La Casa del Sole TV il giornalista Maurizio Martucci intervista l’Avv. Elio Errichiello, tra i più esperti avvocati in Italia in tema d’elettrosmog, legale di un gruppo di cittadini della Città Metropolitana di Miliano a cui i il TAR Lombardia ha dato ragione fermando l’attivazione di antenne per telefonia mobile, 5G compresa. “Deve darsi interinalmente prevalenza all’interesse dei privati alla non attivazione dell’impianto, per salvaguardare le peculiari condizioni di salute”, ha ordinato il giudice della seconda sezione lombarda, riconoscendo in particolare il pericolo per alcuni malati di Sensibilità Chimica Multipla (MCS) ed Elettrosensibilità (EHS), minacciati dall’irradiazione della nuova antenna. “Non è la prima volta che la giurisprudenza supera i dibattiti scientifici e determina forme di tutela che – in virtù del principio di precauzione – segnino la prevalenza del diritto costituzionale alla salute”, ha detto l’Avv. Errichiello.