Editori per scelta e con etica escono allo scoperto. Il Gruppo editoriale Macro e Uno Editori hanno annunciato di disertare i prossimi e più importanti eventi fieristici italiani dell’editoria per protestare contro le restrizioni agli ingressi e i liberi spostamenti stabiliti dal Governo attraverso il cosiddetto Green Pass.
Il Gruppo Editoriale Macro non sarà né al SANA di Bologna, 33° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, ma nemmeno allo storico Salone del Libro di Torino, XXXIII edizione, dove ha fatto sapere di rinunciare anche Uno Editori. Per la coerente e coraggiosa scelta, OASI SANA si complimenta con entrambe le case editrici: OASI SANA è poi partner di Macrolibrarsi ed a più riprese ha ospitato sulle sue pagine recensioni di libri editi sia da Macro che da Uno.

La nostra posizione – fanno sapere dal Gruppo Macro – “dimostra una volta in più che prendere decisioni nette e coraggiose è possibile solo quando rimaniamo fedeli con coerenza ai nostri principi, anche se questo dovesse comportare un danno economico. Noi siamo orgogliosi e fieri del nostro lavoro e come sempre di Essere Macro“.
“Questo è il tempo del coraggio, delle scelte difficili, scomode, non comprese, osteggiate dalle masse ma necessarie. – ripetono invece da Uno Editori – La vita non si fonda sulla parola, spesso effimera e danneggiata da sistemi di pensiero appesantiti da secoli di condizionamenti sociali…. ma sull’azione consapevole che nasce da una visione utopistica del mondo e della collettività. Abbiamo così deciso, in accordo con altri editori, di rinunciare alla nostra partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino. Rinunciamo all’acconto dato per l’acquisto dello spazio e agli incassi dei 5 giorni di fiera, e a dare lavoro a tutte le persone coinvolte in questi anni per la gestione dello stand… perché? Per rispettare uno dei valori più elevati e sacri dell’universo, la libertà… non quella decantata dai politici o dai filosofi, ma la libertà di coscienza, da cui derivano tutte le altre. Per dire NO a un sistema repressivo e coercitivo! Per essere d’esempio, per le prossime generazioni, e attenuare gli effetti della sociopatia dilagante di questa era, la falsa pandemia!”
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