Sentenza bomba dalla Pennsylvania: il giudice ha dato ragione ai cittadini contrari all’installazione forzata nelle loro abitazioni dei cosiddetti contatori intelligenti, gli Smart Meter, ovvero la lettura delle utenze domestiche (e aziendali per le imprese) in tempo reale con il wireless. La giuria statunitense ha definito l’installazione forzata illegittima e pericolosa, avvalorando quel concetto di AUTODETERMINAZIONE DIGITALE coniato nella recente manifestazione nazionale dell’Alleanza Italiana Stop 5G, secondo il quale spetta al cittadino/utente e non alle aziende la facoltà di decidere in piena coscienza e autonomia quale strumentazione tecnologica dotarsi e servirsi, valutati anche gli effetti ambientali e sanitari. Ecco quanto riporta dagli USA il sito della testata The Philadelphia Inquirer.
“Lo spiegamento in tutto lo stato di milioni di contatori intelligenti senza fili è stato messo in dubbio dopo che un tribunale ha invalidato la politica della Pennsylvania che richiede alle aziende elettriche di installare i dispositivi su tutte le case e le imprese.
La Pennsylvania Public Utility Commission e Peco Energy questa settimana hanno chiesto alla Pennsylvania Supreme Court di rivedere una decisione della Corte Suprema della Pennsylvania che invalida una politica che richiede l’installazione universale dei contatori intelligenti. Diversi clienti Peco si sono opposti all’installazione di dispositivi wireless nelle loro case, affermando che le emissioni di radiofrequenza (RF) li hanno resi malati.
Il mese scorso la Corte del Commonwealth ha stabilito che la legge, vecchia di 12 anni, che imponeva ai servizi di pubblica utilità di “fornire” la tecnologia dei contatori intelligenti entro il 2023 non conteneva nulla che richiedesse “ad ogni cliente di sopportare l’esposizione involontaria” alle emissioni radio. Il parere della corte, scritto dal giudice Ellen Ceisler, ha invece interpretato la legge per supportare la scelta del cliente nell’uso della tecnologia degli smart meter.
Il PUC ha interpretato la legge 129 del 2008, una legge sulla conservazione dell’energia, come una legge che richiede la tecnologia dei contatori intelligenti per ogni cliente senza eccezioni, e i servizi di pubblica utilità hanno notato che il legislatore ha rifiutato diversi tentativi nel corso degli anni di aggiungere una clausola di opt-out nella legge.
I contatori intelligenti utilizzano una tecnologia radio simile a quella dei telefoni cellulari per stabilire una comunicazione bidirezionale con ogni cliente, dando alle aziende letture istantanee sui consumi e sul funzionamento della sua rete elettrica. I dispositivi consentono inoltre alle aziende di servizio di accendere o spegnere il servizio a distanza. Le utility dicono che i dispositivi hanno migliorato la lettura permettendo loro di stabilire rapidamente la posizione e l’entità delle interruzioni.
I clienti si sono opposti ai contatori intelligenti con la motivazione che si tratta di un problema di salute o di un’invasione della privacy, ma il PUC ha preso in considerazione solo i casi presentati dai clienti che sostenevano che le frequenze elettromagnetiche emesse dai dispositivi li avevano fatti ammalare”.