Lo scontro è epocale, tra due concezioni del mondo e della vita completamente diverse. Da una parte rischi e danni, dall’altra precauzione e autodeterminazione. Da qui la domanda: correre verso cosa? L’ignoto tecnologico come trattamento sanitario ma soprattutto grave minaccia per l’umanità, dove la vera realtà naturale si scontra con un’arbitraria forma di progresso, artefatta, robotica, wireless e digitale. Accade tutto in un parco di Roma, Villa Borghese, dove una giovane donna corre tra i suoni della natura: è l’attrice Lavinia Longhi, runner d’eccezione nello spot della manifestazione nazionale Stop 5G “Per la moratoria, la Costituzione, le libertà e l’autodeterminazione digitale” promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G per Sabato 12 Settembre 2020 in Piazza del Popolo (inizio ore 15).
Il video muove nel verde, dove tra gli alberi spuntano però all’impazzata antenne di telefonia mobile, come nascoste tra i rami. E’ qui che la runner ripensa alle immagini viste nei giorni precedenti in televisione e sul Web. Le rassicurazioni del Ministro Luigi Di Maio si alternano nella sua mente come rappresentazione della corsa verso la sfrenata digitalizzazione dell’Italia, mentre i Sindaci per la precauzione si oppongono al Governo in attesa di dati certi sugli effetti socio-sanitari, coi ricercatori ambientali preoccupati per il futuro del pianeta, sempre più artificialmente elettromagnetico. E poi, scorrono i commenti di cittadini attivisti, si vedono le loro proteste in piazza di Montecitorio. E ancora, malati di elettrosensibilità e portatori di pacemaker spaventati, allarmati per la loro sorte, anziani che non usano cellulare e computer che si sentono estromessi dal sistema, mentre un’insegnante sconcertata si chiede quale futuro sarà riservato alla scuola e all’istruzione pubblica, sempre più a distanza e spinta persino in modalità robotica.
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L’attrice Lavinia Longhi corre sempre più affannata, pensa, pensa a correre, una corsa come figura allegorica per un’improvvisa accelerazione della società, ma quale? Perché tutto questo? Chi e perché l’ha deciso? Per arrivare dove? E qui che la runner si veste nei panni della madre di famiglia e, preoccupata, guarda sua figlia, la sua bambina, dicendole dolcemente … “Che futuro ti aspetta amore mio… ma ti difenderò!“
ARTISTI #STOP5G
La corsa dell’attrice finisce sulla terrazza romana del Pincio, nel suggestivo affaccio di Piazza del Popolo: con le braccia alzate al cielo, invita tutti a partecipare alla manifestazione nazionale Stop 5G del 12 settembre, pensando alla gente che accorrerà, per esternare democraticamente, in maniera civile e in nome della Costituzione tutta l’opposizione degli italiani per una pericolosissima sperimentazione come quella del 5G, da fermare al più presto, prima che sia troppo tardi.
Artisti Stop5G, il cast. Lavinia Longhi, attrice di cinema e teatro, nel 2008 recita nel film Sanguepazzo diretto da Marco Tullio Giordana con Monica Bellucci, presentato al 61º Festival di Cannes. Nel 2010 ha vinto il Premio Nazionale La Torretta come attrice emergente. Nel 2015 è nel cast del film Italiano medio di Maccio Capatonda, interpretando il ruolo di Franca. Nello stesso anno, interpreta il ruolo della madre di Chiara Biffi (Benedetta Cimatti) in Fuoriclasse 3. Nel 2017 partecipa al quinto episodio della seconda stagione della fiction Non uccidere.
12 SETTEMBRE, TUTTI A ROMA: MANIFESTAZIONE NAZIONALE STOP5G
Attori nello spot Stop 5G: anche Angelo Losito, Rosetta Clissa, Rosa Maria Binni, Lorenza Montoni, Maria Pia Di Domenico che fanno parte dell’Associazione culturale Teatro Volante, con la partecipazione del Dott. Gianluca Milillo (chimico bromatologico responsabile staff tecnico ambientale nuovo Saline Onlus).
Riprese video: Americo Carissimo, William Dalle Ore, Rocco Croce. Montaggio: Cristiana Carradori, Americo Carissimo. Lo spot è stato ideato e diretto da Cristiana Carradori.
Alleanza Italiana Stop 5G promuove il progetto culturale di sensibilizzazione sociale Artisti Stop 5G: “ci appelliamo agli artisti di qualunque genere per coinvolgerli nella rete, dando libera espressione alle pulsioni più profonde dell’Io, del Sè e dell’inconscio tecnoribelle in rivolta contro la digitalizzazione dell’esistenza, nella rivendicazione dei principi essenziali ed elementari di natura, vita e umanità.“
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