L’esclusiva di OASI SANA sulle 700 nuove antenne installate a Roma sta creando un terremoto politico a Roma e nel Lazio. Anche nel lockdown è continuata l’invasione elettromagnetica nella Capitale. Il dato allarmante è che ad oggi delle circa 5.700 antenne piazzate in riva al Tevere, almeno 316 sono con standard 5G. “Abbiamo posto il problema della valutazione del principio di precauzione che ha portato molti Comuni a rifiutare la sperimentazione – ha affermato il consigliere Andrea De Priamo, capogruppo in Campidoglio di Fratelli d’Italia – e riteniamo che debba essere modificato il regolamento sull’elettromagnetismo di Roma Capitale al quale abbiamo contribuito anche noi prevedendo prescrizioni per questa nuova tecnologia. Inoltre preoccupa la installazione di ripetitori a bassa altezza che necessita dell’abbattimento di alberi. Ciò che davvero è inaccettabile è il silenzio è la reticenza della Raggi sul tema: non è neanche chiaro chi segua a livello politico il tema in Campidoglio e non sono state fino ad oggi date informazioni chiare su cittadini. Tuttavia la commissione di oggi apre finalmente la discussione sul tema a livello Capitolino e proseguiremo in ogni sede a chiedere un confronto trasparente sul 5G”,
In Regione Lazio si muove invece Davide Barillari, alla Pisana consigliere del Gruppo Misto e co-fondatore del neo coordinamento R2020. Barillari ha appena presentato 2 interrogazioni a risposta scritta rivolte al Governatore laziale Nicola Zingaretti.”Come la Giunta del lazio intende minimizzare l’esposizione all’elettrosmog a Roma? Quante antenne ci sono nel Lazio? Esiste un catasto delle antenne? La Regione Lazio esclude qualsiasi danno biologico da 5G? ARPA Lazio e ASL stanno monitorando effetti sanitari del 5G?” In esclusiva, ecco il testo delle domande a cui è chiamato a rispondere il Segretario del Partito Democratico, maggioranza nel Governo Conte.
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