Esattamente un anno fa, l’inchiesta esclusiva di OASI SANA ha svelato un inquietante retroscena: nell’assenza di certezze e tra i dubbi per la versione ufficiale che vorrebbe migliaia di alberi improvvisamente ammalati in tutte le zone d’Italia, siamo stati i primi a denunciare nell’anomalo abbattimento di verde pubblico l’ipotesi di correlazione con l’avanzamento dell’infrastruttura tecnologica del 5G.
Poi nell’ultima Giornata Nazionale dell’Albero, l’Alleanza Italiana Stop 5G ha promosso una campagna mailing indirizzata al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa chiedendo “SPIEGAZIONI SULL’ANOMALA SINCRONICITA’ DEL TAGLIO DI DECINE DI MIGLIAIA DI ALBERI IN ITALIA – ALBERI ANCHE SECOLARI, VERDI, RIGOGLIOSI E QUINDI APPARENTEMENTE SANI – NELLA RELAZIONE CON GLI STUDI ACCADEMICI CHE INDICANO PROPRIO GLI ALBERI COME UN OSTACOLO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI MINI-ANTENNE 5G E L’IRRADIAZIONE DEL WIRELESS DI QUINTA GENERAZIONE“.
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E adesso il ministro Costa ha ufficializzato l’apertura di due indagini parallele, una tecnica interna al dicastero ambientale, l’altra affidata alle forze di polizia per “approfondire questo tema. Io devo capire perché tanti cittadini, su tutto il territorio nazionale, mi segnalano questo problema: un numero molto consistente di abbattimenti di alberature stradali e del territorio comunale. Ho dato questa indicazione e vi aggiornerò su quello che mi diranno“. Ma dal Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport del Governo del Regno Unito, con responsabilità per la cultura e lo sport in Inghilterra, nel rapporto 5G Pianificazione – Considerazioni geospaziali già dal 2018 affermano senza troppo tergiversare: “gli alberi bloccano chiaramente qualsiasi connessione tra le antenne che possono essere installate sui lampioni della luce.” Si tratta delle mini-antenne a microonde millimetriche pensate su lampioni riconvertiti a LED, sui semafori e su ogni altro luogo pubblico e privato su cui si vorrebbero installare le microcelle del wireless di quinta generazione.

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Intervistato in diretta streaming dalla redazione della rivista d’attualità e costume Il Mondo che c’è, il giornalista Maurizio Martucci ideatore di OASI SANA e portavoce nazionale dell’Alleanza Italiana Stop 5G, è intervenuto sulla questione 5G-taglio d’alberi, fornendo un quadro complessivo sulla controversa questione.
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