L’Italia è la prima nazione d’Europa ad aver sottoscritto tre diversi accordi con l’Agenzia Spaziale Europea per il lancio del 5G dallo spazio detenendo, sulle quattro città europee sinora interessate, anche un singolare record: Groingen (Olanda), Torino, L’Aquila e Roma sono infatti le prime e sinora uniche amministrazioni d’Europa ad aver sottoscritto intese per il Wi-Fi dallo spazio, autorizzato dalla Federal Communications Commission (FCC) americana nel lancio in orbita di 12.000 satelliti, con i primi 60 satelliti Starlink (tre già si sono persi e andranno in autocombustione nell’atmosfera) partiti a Maggio 2019 dalla base di Cape Canaveral. Il progetto statunitense, che ha nell’imprenditore transumanista Elon Musk e nella sua flotta SpaceX la punta di lancia, prevede la copertura di tutto lo spazio terracqueo con il wireless di quinta generazione con sistema satellitare globale di navigazione (GNSS), comunicazioni satellitari saranno integrabili con le tecnologie 5G nei quattro ambiti verticali di intervento previsti dal progetto (sicurezza, mobilità, cultura e turismo, monitoraggio infrastrutture).
I nuovi satelliti s’aggiungeranno ai circa 2.000 già in orbita (alcuni trasmettono da anni segnali GPS) e saranno a quota variabile da 210 a 750 miglia per irradiare ogni zona della terra con frequenze estremamente alte tra 37,5 e 42 Ghz. Secondo l’Appello internazionale Stop 5G dalla Terra e dallo Spazio (oltre 172.395 firme raccolte in da 204 diversi paesi del mondo con l’adesione dell’Alleanza Italiana Stop 5G), “ogni satellite emetterà onde millimetriche con una potenza effettiva irradiata di fino a 5 milioni di Watt da migliaia di antenne disposte in un array a fasi. Sebbene l’energia che raggiunge il suolo dai satelliti sarà inferiore a quella delle antenne a terra, essa irradierà le aree della Terra non raggiunte dai trasmettitori e sarà aggiuntiva alle trasmissioni 5G di miliardi di oggetti Internet delle cose a terra. Inoltre, i satelliti saranno localizzati nella magnetosfera terrestre, che esercita un’influenza significativa sulle proprietà elettriche dell’atmosfera”.
Per l’appello mondiale Stop 5G rivolto all’ONU e all’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 5G dallo spazio violerebbe “il trattato sullo spazio extra-atmosferico (1967) che richiede come gli Stati contraenti devono … evitare effetti pregiudizievoli di contaminazione e di modificazioni nocive del mezzo terrestre, dovute all’introduzione di sostanze extraterrestri” (articolo IX), così come sarebbe in contrasto con le linee guida delle Nazioni Unite per la sostenibilità a lungo termine delle attività nello spazio extra-atmosferico (2018), prevedono che “gli Stati e le organizzazioni intergovernative internazionali dovrebbero affrontare … i rischi per le persone, la proprietà, la salute pubblica e l’ambiente associati al lancio, operazioni in orbita e rientro di oggetti spaziali (linea guida 2.2)”.
In Abruzzo a Febbraio 2019 il Memorandum of Intent è stato siglato con l’Agenzia Spaziale Europea da Regione Abruzzo, Comune de L’Aquila e Università degli Studi dell’Aquila. Dal servizio andato in onda su Rai Tre e trasmesso dal Tg3 Abruzzo il 13 Dicembre 2019 si è appreso che “al centro spaziale del Fucino è stata inaugurata la nuova sala di controllo per la messa in orbita dei satelliti”, annunciata la fase inziale del lancio in orbita, si è venuto a sapere come “il primo banco di prova per le nuove dotazioni arriverà prestissimo, sono in fase di ultimazione i preparativi per la messa in orbita e il controllo del primo satellite della costellazione italiana Cosmo SkyMed second generation”, già lanciato lo scorso 17 Dicembre. Nel servizio televisivo si è affermato che: “quando dopo il lancio avremo il primo aggancio, cioè l’ancoraggio a terra elettromagnetico, lo segnaleremo e sarà agganciato come se ci fosse un filo fisico con questa sala e da allora sarà sotto il pieno controllo dei nostri tecnici. Poi nel 2021 il centro Piero Fanti gestirà il lancio dei satelliti meteorologici Europei Eumetsat, ma la nuova sala sarà anche un asset strategico per i nuovi LEOP a propulsione elettrica che assumeranno sempre maggiore importanza nei prossimi anni”. All’oscuro dei contenuti dell’abruzzese Memorandum of Intent, ci chiediamo quindise da questi satelliti dovremmo aspettarci un’irradiazione permanente e ubiquitaria del wireless dallo spazio, cioè Wi-Fi gettato sulla terra, radiofrequenze possibili agenti cancerogeni per l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro a cui nessuno potrà più sottrarsi, perché si pensa irradiate ovunque dall’alto 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno.
Considerato poi che tra i 113 Comuni d’Italia ufficialmente per la prevenzione del rischio elettromagnetico e la moratoria sull’Internet delle cose rientrano anche i Comuni abruzzesi di Chieti, Fresagrandinaria (Chieti), Città S. Angelo (Pescara), Montesilvano (Pescara), Civita D’Antino (L’Aquila), Introdacqua (L’Aquila) e Tortoreto (Teramo) dove sono state emanate urgenti ordinanze sindacali e/o approvati atti di indirizzo politico in difesa della salute pubblica, cioè contrari alla sperimentazione del 5G sul nostro territorio che oggi saranno votati anche nei municipi di Teramo e Martinsicuro (Teramo), i comitati di cittadinanza attiva aderenti alla rete regionale Stop 5G Abruzzo afferenti l’Alleanza Italiana Stop 5G, chiedono urgenti chiarimenti e circostanziate spiegazioni al Governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio e al Sindaco del Comune de L’Aquila Pierluigi Biondi per conoscere i contenuti dell’operazione spaziale in corso e di sapere su quali presupposti sanitari è stato autorizzato un simile esperimento. Nel dettaglio:
1) vogliamo sapere cosa viene e verrà irradiato sulla terra
2) Quali frequenze sono e saranno utilizzate
3) Quale potenza di campo elettrico è e sarà percepita al suolo
4) Quale sarà il raggio d’azione dell’eventuale irraggiamento spaziale
5) Quali pareri ambientali e sanitari sono stati assunti per salvaguardare umanità ed ecosistema sempre più bersagliate da un groviglio di radiofrequenze in un’operazione elettromagnetica che non ha precedenti nella storia dell’umanità.
Infine, si invitano i cittadini abruzzesi ad aderire numerosi e consapevoli alla giornata di mobilitazione mondiale indetta per Sabato 25 Gennaio 2020 dall’Appello internazionale Stop 5G dalla Terra e dallo Spazio. Previsti eventi Stop 5G in diverse località abruzzesi come nel resto d’Italia e nel mondo.
referente regionale Alleanza Italiana Stop 5G Tonia Di Giovacchino – STOP5G Abruzzo
Antonella Sacco – STOP5G L’Aquila
Gemma Reggimenti – STOP5G Chieti
Cristiana Carradori – STOP5G Montesilvano (Pescara)
Tiziano Massimi – STOP5G Montebello di Bertona (Pescara)
Danilo Blasioli- STOP5G Città Sant’Angelo (Pescara)
Sonia Lisa Chiavaroli- STOP5G Cappelle sul Tavo (Pescara)
Marilena Del Romano –STOP5G Introdacqua (L’Aquila)
Francesca Romana Carticcia – STOP5G Roseto degli Abruzzi (Teramo)
Silvia Verzilli – STOP5G Pineto (Teramo)
Katia Serra- STOP5G Tortoreto (Teramo)
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