Alleanza Europea Stop 5G, l’annuncio: “Entro il 2019 il Ramazzini studierà gli effetti del 5G!” NOTIZIA ESCLUSIVA OASI SANA

Svizzera, grande successo a Mendrisio per il 1° Convegno Internazionale Stop 5G promosso dal Comitato Stop 5G Ticino e Grigioni. Diretta streaming, traduzione simultanea per gli stranieri, carta stampata e Tv in sala insieme ad oltre 400 persone, presenti numerose rappresentanze di cittadini d’Europa aderenti alla neo-costituita alleanza europea Stop 5G, 33 associazioni e comitati di 18 paesi d’Europa. “Un grande successo, siamo soddisfatti”, afferma Alessandro Bianda del comitato per la precauzione nella svizzera italiana.  

Tra i relatori la dott.ssa Fiorella Belpoggi direttrice del Centro per la Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini, che ha ricevuto un vera e propria standing ovation dalla platea. Al termine dei lavori, sul palco sono saliti attivisti Stop 5G provenienti da Germania, Austria, Danimarca, Ucraina, Polonia e Inghilterra, oltre Italia e Svizzera.

Per l’Italia ha preso parola Maurizio Martucci, portavoce nazionale dell’alleanza italiana Stop 5G e promotore dell’alleanza europea Stop 5G: “Non è ammissibile che il settore delle telecomunicazioni immetta sul mercato prodotti e servizi wireless privi di test preliminari sugli effetti per la popolazione esposta – ha detto Martucci, rivolgendosi alla Belpoggi – per questo, come alleanza europea Stop 5G annunciamo ufficialmente che entro il 2019 l’Istituto Ramazzini effettuerà lo studio sugli effetti delle radiofrequenze inesplorate del 5G. Perché non le vogliono fare le aziende? Il Ramazzini si rende disponibile, è un ente indipendente di specchiata affidabilità e di rilevanza mondiale, facciamo appello agli stati d’Europa, alle comunità e agli enti pubblici per contribuire fattivamente, finanziando la ricerca più importante per la storia del futuro tecnologico dell’umanità”.

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