Europee, c’è la scienziata Belpoggi: “nell’Europarlamento per fermare il 5G. Il Governo Conte non lo blocca perché teme di perdere 6,5 miliardi di euro!” – INTERVISTA ESCLUSIVA OASI SANA

di Maurizio Martucci

Immettere competenze maturate in una vita da scienziata lì dove – come nella politica –regnano emotività, istinto e programmi scritti di pancia. Fiorella Belpoggi non ha bisogno di presentazioni. Il suo contributo nel mondo della ricerca scientifica ne fa indiscussa paladina contro veleni e minacce per la salute. “C’è chi promette e poi si fa dettare le leggi dai poteri economici forti. Io da sempre studio e faccio ricerca per proteggere la salute di tutti”. In piena corsa per la Rivoluzione Digitale di quinta generazione, per denunciare il lato oscuro di 5G è stata su Report, Petrolio, TG3 Leonardo e Striscia la Notizia, smarcando gli attacchi dei negazionisti, snidati i possibili danni causati dalle invisibili radiofrequenze. Lo studio (il più importante al mondo) condotto sugli effetti non termici per le bande 2G e 3G dal suo Centro per la Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini ne fa un’eccellenza a livello internazionale. Relatrice nel 1° meeting nazionale Stop 5G di Vicovaro, impegnata in un numero esponenziale di eventi locali in giro per l’Italia, audita in commissione parlamentare a Montecitorio e portavoce dei tecnoribelli nella prima conferenza stampa dell’alleanza italiana Stop 5G alla Camera dei Deputati. Non gli si può negare tenacia, determinazione, dinamismo e l’assenza di peli sulla lingua. Sentite qua: “Tutto viene ridotto a semplice burocrazia, governata dalle lobbies. L’introduzione senza cautela del 5G, nonostante gli allarmi, sembra non aver insegnato nulla ai governi rispetto alle lezioni del passato: si tratta a questo punto solo di volontà politica, agire per garantire la salute pubblica sarebbe solo un fatto di democrazia.”

Raggiunta la pensione (“adesso sono a contratto con il Ramazzini, l’istituto è il mio vero amore”), Fiorella Belpoggi si candida con Europa Verde per le elezioni europee del 26 Maggio 2019. E’ capolista per il Nord Est, si può scrivere il suo cognome sulle schede della circoscrizione Emilia-Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, “ma se votano comunque Europa Verde nelle altre regioni barrando anche solo il simbolo, salgo comunque come lista”. Commentando i risultati di un sondaggio sui cambiamenti climatici, ha scritto su Facebook che “gli italiani sono consapevoli che bisogna iniziare a fare qualcosa di concreto: buon segno per Europa Verde!” Tutta l’intervista in esclusiva per OASI SANA si racchiude in una promessa che non è un semplice slogan: “Ho scritto più di sei mesi fa alla signora ministro Giulia Grillo ma senza ricevere risposta. Se arriverò in Europa chiederò di bloccare il 5G finché non verrà dimostrato sicuro. Avanti tutta!

Fiorella Belpoggi, perché ha deciso di candidarsi proprio adesso?

La situazione è diventata estrema. Ho passato 40 anni della mia vita sull’individuazione dei rischi e il mio impegno politico è sempre stato sia a livello emozionale che ideale per esprimere valori di solidarietà e contro la diseguaglianza anche nell’accesso alle cure. The Lancet ha di recente pubblicato un dato: 9 milioni di morti l’anno per danni correlati all’inquinamento ambientale e le morti sono sempre più nei paesi poveri. Bisogna cambiare l’atteggiamento politico in un momento storico emergenziale”.

Ma perché lo fa con Europa Verde e non in un’altra colazione?

“Lo ammetto: ho avuto altre richieste per candidarmi con altre sigle, ma accettarle mi avrebbe comportato scendere a compromessi. I verdi sono persone oneste, non li ho mai sentiti coinvolti in scandali e poi sono in linea coi miei valori: da sempre mi sento un’ambientalista convita!”

L’abbiamo spesso sentita parlare dei legami tra politica, poteri forti e scienza. Denunce che tradiscono rapporti di vicinanza con le industrie e conflitti d’interessi che possono pregiudicare studi e ricerche da esiti pilotati ….

“Lo dico sulla scorta del mio passato: nessuno ha mai cercato di corrompermi. Se nessuno me lo ha mai chiesto è perché tutti sanno che persona sono. Portare avanti ricerche scomode a certi interessi aziendali c’è costato la chiusura di molti finanziamenti. Soldi spariti dalla sera alla mattina, solo perché la nostra indipendenza dava fastidio. Io ho già pagato in prima persona, mi sono già dimezzata lo stipendio in due occasioni e ho le prove dei tentativi di bloccare le nostre attività. O la scienza e la società trovano un modo per dialogare con dati scientifici certi e predittivi centrati sulla precauzione, oppure si rinuncia a prendere decisioni pericolose per la salute pubblica ….”

Facciamo così, Fiorella Belpoggi entra nell’Europarlamento: quali sono le prime tre cose che fa appena insediata a Bruxelles?

“Premetto che a me non interessa diventare europarlamentare per avere una posizione…. Comunque, la prima cosa è una moratoria sul 5G per tutti i paesi dell’Unione Europea. Servono 1 milione e mezzo di euro per fare la ricerca preliminare sugli effetti socio-sanitari del 5G: vuoi che in Europa non si riescano a trovare questi fondi? E poi perché temere una ricerca che va nell’interesse di tutti?”

… bene, seconda cosa?

“Una legislazione europea sui pesticidi e i residui dei pesticidi che sono nel cibo. Infine….”

.. si, la terza priorità?

“Si, la terza cosa che farei sarebbe quella di valorizzare la dieta naturale, niente coloranti, niente aromatizzanti e difesa del cibo tradizionale per una cultura europea del mangiare poco e bene, esaltando i piatti italiani: ho girato molto nella mia vita, ma come si mangia bene qui in Italia è una cosa che non ha eguali nel mondo ….”

Torniamo al 5G e ai pericoli dell’elettrosmog. Come saprà, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro rivaluterà con priorità la cancerogenesi delle radiofrequenze nel periodo 2020-2024 ….

“Nel 2011 non c’erano studi adeguati e le onde non ionizzanti finirono in Classe 2B. Ora c’è il nostro del Ramazzini e l’americano del National Toxicology Program e la stessa ICNIRP ha detto chiaramente che si tratta di studi adeguati. I dati sono ora sufficienti: abbiamo identificato tumori delle cellule gliali, dello stesso tipo sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico, vengono tenuti separati ma l’autogenesi è la stessa. I campi elettromagnetici interagiscono con le cellule nervose. E’ quindi molto importante la rivalutazione, ma è importante che noi forniamo prima i dati finali dello studio così come dovrà arrivare la parte finale sulla meccanicistica individuati dagli americani. Serve ancora del tempo. Credo che nel 2022 le radiofrequenze verranno riclassificate, è un tempo accettabile per avere un quadro definitivo. Meglio aspettare altri 2-3 anni per avere una posizione certa piuttosto che fornire subito dai parziali rischiando di perdere un altro decennio per il prossimo riaggiornamento ….”

E nel frattempo, col 5G che incombe, che facciamo?

“Moratoria….” 

Si, ma guardi che proprio l’altro giorno il Premier Conte ha detto chiaramente che il 5G partirà in tutta Italia e partirà pure a gonfie vele, sciolto il nodo sul pericolo del presunto spionaggio dati ipotizzato su aziende orientali. Si sono allarmati di cyber-spionaggio e non di salute pubblica ….

“Il Governo italiano ha già intascato 6,5 miliardi di euro dall’asta per le nuove frequenze, è affamato di soldi e chi si mette contro la loro strada viene tagliato fuori. Hanno bisogno di tenersi quei soldi. Non credo ci siano clausole risarcitorie nei contratti già sottoscritti anche perché dubito che si aspettassero una tale sollevazione popolare sui pericoli per ecosistema e salute minacciati dal 5G. L’on. Morelli, presidente della commissione in cui sono stata audita a Febbraio sul 5G, durante l’incontro sembrava attento a quanto gli riferivo. Era preoccupato, soprattutto degli effetti delle radiofrequenze su embrioni, feti e bambini. Speriamo che i sentimenti personali dell’onorevole non vengano superati dalle opportunità politiche. La denuncia ora è molto forte ma fermare il 5G significherebbe esporre il Governo ad una grave perdita economica, conseguenze pesanti sul bilancio. E’ solo una questione di soldi…”

Già. Scontata però sulla pelle degli italiani e degli europei (ma non tutti): tre cantoni svizzeri e Bruxelles hanno già fermato il 5G ….   

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