1° Gennaio 2018, sbarca l’Entomofagia, la ‘novel food’ regolamentata dall’Unione Europea (secondo Coldiretti spinta dalla FAO) aprirà a nuovi prodotti da consumare (come cibo!) a tavola: l’onnivorismo dei carnivori potrà dilettare il palato anche sugli insetti. Grilli, cavallette, bachi (c’è pure la versione ‘da seta all’americana’), ragni, formiche, larve e farfalle delle palme dalla Guyana francese, con le cimici d’acqua dalla Thailandia. Stanno per sbarcare sulle tavole degli italiani, come lo sarebbero già per altri 2 miliardi di persone al mondo! (e in Europa già Belgio e Olanda).
Non si sono fatte attendere le reazioni dal mondo antispecista che, in quest’ultima apertura culinaria, oltre a battersi per una tutela degli insetti vede l’ennesimo attacco manovrato dalla produzione intensiva che, dalle carcasse di carne, passerebbe alla commercializzazione di larve: “I vegani sono avvertiti – scrive Roberto Contestabile in un affondo rilanciato su VeganOk – “la carne sta per essere sostituita con ben altro di sofferente e compassionevole: gli Insetti non piangono visibilmente e non urlano per il dolore, come faremo a testimoniare la loro schiavitù?” Infatti, prosegue “è emerso che il tabù e il disgusto sono due componenti molto importanti, ma anche il fattore comunicativo è fondamentale nella considerazione degli Insetti come alimento e fonte di sostentamento. Ma il ribrezzo esiste, la paura e il timore nell’avvicinare alla bocca esseri viventi che fino ad oggi vengono scacciati o peggio uccisi è una realtà recente“.
“In ogni caso agli insetti preferirei certamente un’insalata”, ha risposto un vegano a L’INKIESTA .