IPPOCRATEORG CONDANNA L’INNALZAMENTO DEI VALORI DI ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI: APPELLO AL PARLAMENTO E AL GOVERNO PER RITIRARE LA MANOVRA

Riceviamo da Mauro Rango (presidente e co-fondatore di IppocrateOrg) e volentieri pubblichiamo. Intanto, passato alla Camera dei Deputati il DDL Concorrenza, l’esterno di Montecitorio viene presidiato da una donna-antenna con un cartello: “NO all’aumento dei limiti delle emissioni elettromagnetiche”. (FOTO IN BASSO)

IppocrateOrg condanna la recente approvazione al Senato dell’emendamento al DL Concorrenza e mercato contenente l’innalzamento dei valori di esposizione ai campi elettromagnetici da 6 a 15 V/m, valore che – per colpa di un’anomalia tutta italiana nella rilevazione nell’arco delle 24 ore anziché nei 6 minuti – legalizzerebbe di fatto picchi diurni massimi fino a 61 V/movvero 100 volte più di oggi, pur sapendo benissimo che si parla dell’irradiazione di agenti possibili cancerogeni (IARC-OMS, 2011) e che la misura non trova alcun riscontro di sicurezza sanitaria.

La salute dell’uomo e del pianeta, valori fondanti dell’Associazione IppocrateOrg, devono infatti prevalere sempre su qualunque interesse strategico-economico privato, a maggior ragione su una questione come il 5G, tecnologia non sicura e non testata preliminarmente, dove a fronte della recente manovra approvata Governo e maggioranza parlamentare intendono favorire multinazionali straniere nel risparmio di 4 miliardi di euro, da scontare sulla pelle degli italiani con l’aumento dell’elettrosmog.

È una contraddizione in termini parlare di progresso se la posta in gioco è la messa in pericolo del benessere degli esseri viventi e dell’ecosistema tutto. La richiesta di innalzamento dei limiti soglia d’irradiazione elettromagnetica ignora infatti gli aggiornamenti peer-reviewed e le evidenze scientifiche indipendenti già disponibili relativi ai gravi effetti biologici non termici già ben al di sotto degli attuali 6 V/m.

Ci uniamo quindi all’appello alla prevenzione del danno da wireless lanciato dalla società civile consapevole così come ci uniamo agli inviti alla precauzione e al recente appello consegnato all’esecutivo e prodotto dalla parte della comunità medico scientifica internazionale (“stiamo già pagando i costi sociali e sanitari dell’aver immesso nell’ambiente livelli di radiazioni artificiali da radiofrequenza che non sono del tutto compatibili con la vita. Un aumento ulteriore dell’esposizione della popolazione a radiofrequenza non è eticamente accettabile e neppure economicamente sostenibile“), chiedendo al Parlamento di ritirare e/o bocciare l’emendamento in Aula e al Governo di adottare politiche in difesa della salute pubblica, già seriamente minacciata dalla transizione digitale con pericolose sommatorie di radiofrequenze onde non ionizzanti (possibili agenti cancerogeni ma causa anche di altri effetti altamente invalidanti come l’elettro-iper-sensibilità).

ISDE, i medici attaccano il Governo: “elettrosmog a 15 V/m nasconde picchi fino 60 V/m, a rischio la salute pubblica”

5G, appello internazionale di 52 tra scienziati, biologi, chimici, fisici e medici: Meloni non alzare l’elettrosmog in Italia, “stiamo già pagando costi sociali e sanitari”

Lascia un commento