Città dei 15 minuti e Smart City 5G: prigioni a cielo aperto, la tecno-gabbia del grande reset

Alleanza Italiana Stop5G promuove un’assemblea pubblica e aperta per discutere delle nuove emergenze politico-sociali. No all’innalzamento dell’elettrosmog con la conseguente invasione di nuove antenne sui territori. No alle Smart City 5G. No alla Città dei 15 minuti e ZTL.

Venerdì 30 Giugno 2023 l’appuntamento è alle ore 18 a Roma in Via del Casale di San Nicola 150 (zona Olgiata), seguirà cena e proiezione del film 5G apocalisse di Sasha Stone e del documentario Il Golpe elettromagnetico. L’ingresso è libero, per info e prenotazioni alla cena scrivere una email all’indirizzo stop5gmeeting@gmail.com

Maurizio Martucci, giornalista e scrittore, fondatore dell’Alleanza italiana STOP 5G e di Oasi Sana, nell’ambito del Mercatino Resistente Arcapacis terrà un corso gratuito dal titolo ZTL E SMART CITY: PRIGIONE A CIELO APERTO.

L’appuntamento è per domenica 25 Giugno 2023 alle ore 12.00 a Roma in Via del Casale di San Nicola 150 (zona Olgiata – La Storta) per parlare di:

• La tecno-gabbia per l’Agenda 2030
• Grande Reset nella transizione digitale: il cambio di paradigma
• Dal 5G al Transumanesimo, dall’Internet delle cose a quello dei corpi
• ZTL e Smart City, vite confinate e controllate dalla nuova normalità
• Restiamo umani, come resistere alla tecnologia non neutrale

informazioni 0034.695064041 (Whatsapp) – info@ifeelgood.it (email)

La tecnologia non è neutra e quella di ultima generazione nemmeno più a servizio del cittadino/utente/consumatore. Il cambio di paradigma accelerato col 5G con una capillare rete di antenne prossime ad invadere tutto il territorio nazionale, porta inevitabilmente al dischiudersi della FASE 2) del grande reset, ovvero le distopiche SMART CITY della Società dei Gigabit, dove l’Internet delle cose anticipa l’Internet dei corpi previsto nel 2030.

Non solo. Dopo Milano adesso Roma e poi Verona, a seguire una dopo l’altra in tutta Italia le altre municipalità: il progetto ZTL-CITTA’ DEI 15 MINUTI è poi un altro prodotto della transizione digitale nell’Agenda 2030, una sorta di prigione a cielo aperto, una versione edulcorata dell’esperimento lockdown per limitare – con la scusa della sostenibilità e della CO2 versione ‘dichiarati’ cambiamenti climatici – negli spostamenti libertà e diritti dei cittadini. Siamo al tecno-totalitarismo, al Super Panopticon, alla nuova normalità oltre il Green Pass: terminata la moratoria, la Repubblica digitale avrà nel 2024 la grande occasione con l’introduzione del RICONOSCIMENTO FACCIALE, ognuno di noi reso prigioniero di algoritmi e Intelligenza artificiale, sorvegliabile h24.

In attesa della moneta elettronica, si tratta di tecnologie che servono ad alimentare Big Data e l’Identità digitale, a costruire in Italia come nel resto del mondo una tecnogabbia globale ammantata dell’idea futuribile di inarrestabile progresso per la consacrazione di un modello europeo/occidentale del sistema di Credito sociale cinese.

Con il Green Pass arriva la tecnogabbia: prigionieri di algoritmi e digitale! – IL TECNORIBELLE

Tratto dal libro di Maurizio Martucci dal titolo #STOP5G, salute, ambiente, geopolitica, privacy, transumanesimo e controllo sociale: libro-inchiesta sui lati oscuri del futuro digitale per Terra Nuova Edizioni

#STOP5G, il nuovo libro di Maurizio Martucci: “la verità sull’inquietante futuro digitale”

Un’idea di cosa ne possa venir fuori dalle Smart City iperconnesse, nel 2019 ce la fornisce un’inchiesta giornalistica di Report. Si tratta della puntata dal titolo ‘Infiltrato speciale’, puntata nella quale due servizi (‘Come ti trasformo lo Smartphone in una microspia’ e ‘Dammi il 5G’) mostrano una versione poco nota di Big Data. Si parla di cyberspionaggio, programmi di sorveglianza permanente di massa, trojan (“si prendono tutto quello che c’è sul cellulare”), spyware, malware ma soprattutto dell’inesistenza del cosiddetto rischio zero pure nel campo informatico. Come se non bastassero le incognite ambientali e sanitarie. “Quello che è certo è che lo spionaggio in questi anni ha avuto un’evoluzione oltre l’immaginabile”. Con l’Hi-Tech sempre connesso, chiunque è potenzialmente spiabile, nessuno escluso.In tutto il mondo in nome della sicurezza si usano software “spia”: ma spiano solo terroristi o anche giornalisti e oppositori politici? Decine di italiani sarebbero stati spiati abusivamente da un ‘trojan di Stato’. È stato un caso isolato o c’è una falla nel sistema delle intercettazioni telematiche? Cos’è cambiato negli ultimi anni nel mondo dello spionaggio ad uso investigativo e della cybersecurity?

In Russia come in Cina: telecamere con riconoscimento facciale dei cittadini. In Italia tra 1 anno?

Un commento

  1. Spero sia disponibile poi la registrazione, perché venire a Roma è davvero (per me almeno) improponibile…

    Inviato da Yahoo Mail per iPhone

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