Comuni d’Italia Stop 5G, Franca Biglio (Sindaco e presidente ANPCI): “5G offerta commerciale? Allora si può rifiutare, tuteleremo legalmente i Comuni” CONVEGNO INTERNAZIONALE STOP5G – PRIMA PUNTATA

OASI SANA pubblica a puntate gli interventi video e gli atti scritti dei relatori intervenuti nel 1° Convegno internazionale Stop 5G dal titolo “Moratoria nazionale, 5G tra rischi per la salute e principio di precauzione” organizzato a Roma dall’Alleanza Italiana Stop 5G il 5 Novembre 2019 presso la Camera dei Deputati, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari di Montecitorio.

PRIMA PARTE – Intervento di Franca Biglio, Sindaco del Comune di Marsaglia (Cuneo) e presidente dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia.

Video ripreso dal canale Youtube della Web TV Pandora Tv, foto Lucio Russo, testo integrale dell’intervento gentilmente trascritto da Odiele Nazart.

“Porto la mia esperienza di sindaco di un comune individuato per la sperimentazione del 5G. Sul 5G, in quanto sindaco di Marsaglia (CN), al momento non abbiamo ancora avuto nessun tipo di informazione e di comunicazione. L’ 1 marzo l’abbiamo saputo dal giornale locale. Non sappiamo perché 120 piccoli comuni siano oggetti di sperimentazione. Sono stati sorteggiati, scelti? Io non lo so. Siamo responsabili sanitari locali. Non possiamo accettare una cosa del genere. 20 marzo, sempre sul giornale locale: “Arriva il 5G in Alta Langa.” I 120 comuni sarebbero stati “sorteggiati per ospitare le prime sperimentazioni.” Ma chi l’ha detto che siamo disponibili ad ospitare determinate sperimentazioni? Prima eventualmente contattateci. 20 aprile, “La Stampa“: “Il 5G in 120 piccoli comuni. ANCI e UNCEM: grande opportunità.” Quando sentiamo “opportunità”, c’inquieta un po’. Come comune di Marsaglia scriviamo al prefetto per chiedere di mettere in atto tutte le procedure tecnico-giuridiche necessarie per la tutela della salute. Nessuna risposta. Ci documentiamo, e veniamo a sapere che sul 5G Bruxelles blocca la sperimentazione.

Ci documentiamo e incominciamo ad allertarci sempre di più. Ma era un po’ come durante l’alluvione del 1994 a Cuneo, che non sapevamo cosa succedeva negli altri comuni. Quindi abbiamo scritto a tutti sindaci dei comuni fino a 15000 abitanti per chiedere: “Ma sapete qualcosa? Chi di voi è stato interessato? Chi di voi era al corrente?” Non volevamo sentirci isolati come nel mattino dell’alluvione. Il 30 aprile adottiamo in consiglio comunale la moratoria, seguita da un’ordinanza del sindaco mandata al prefetto, che dice che è
illegittima, perché dice che non abbiamo seguito la prassi. Ma non ci sposta molto. Poi abbiamo incontrato Maurizio Martucci e la preoccupazione è ancora aumentata, per i nostri cittadini. Dobbiamo tutelare i nostri cittadini, è una grossa responsabilità. È arrivata una lettera a tutti i sindaci: “Gentile sindaco, il suo comune non è stato sorteggiato, ma scelto da AGCOM.” Quindi noi dovremmo ringraziare per una cosa che ci cala dall’alto? Ci scelgono per una cosa che va bene per loro senza sapere se noi la gradiamo o no. Ma come si può agire in questo modo in un paese che dice di essere democratico? Viviamo in democrazia? Il sindaco è quello che deve avere per il proprio comune capacità di autonomia, capacità organizzativa, decisionale e gestionale. Lo prevede la costituzione. A questo punto noi dovremmo poterle adottare. Quindi, hanno scritto che siamo stati scelti “in quanto risulta che [siamo] in una situazione di divario digitale (digital divide).” Loro hanno stabilito che noi siamo in una situazione di divario digitale grave, quindi siamo stati scelti. “Il servizio 5G non è una sperimentazione, ma una offerta commerciale.” Se è una offerta commerciale, io posso accertarla come non accettarla. Per me, fino a che non c’è la certezza che il 5G non è dannoso per la salute, posso decidere per il sì o per il no.

La nostra prefettura, come l’ho detto, non risponde, ma la prefettura del comune di S.Giorgio Scarampi (Asti) dice che essere stati scelti è una grande opportunità, che loro non sono a conoscenza di sperimentazioni e che comunque sarà l’ARPA a vegliare. E cosa risponde l’ARPA? Dice: “Al momento non è possibile formulare una previsione sui livelli di campo elettromagnetico ambientale dovuto allo sviluppo delle reti 5G.” A questo punto abbiamo preso contatto con uno studio di avvocati. Vi annuncio che l’ANPCI sta per sottoscrivere con questo studio di avvocati un accordo di programma per offrire una tutela, una garanzia legale ai piccoli comuni, con agevolazioni finanziarie.

RIPRODUZIONE CONSENTITA, CITANDO LA FONTE

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