Bruxelles, l’eurodeputato (socialista) Hristov: “Europa irresponsabile sui rischi del 5G. Siamo caduti nella trappola dell’industria”

di Maurizio Martucci

Bruxelles (Belgio), un paio di mesi dopo l’ingresso dell’Alleanza Europea Stop 5G, nell’Europarlamento un nuovo incontro sui pericoli dell’Internet delle cose, stavolta aperto dal commissario per l’economia e le società digitali Maria Gabriel. Ad organizzarlo il bulgaro Ivo Hristov (Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici, Partito Socialista Bulgaro), membro della commissione per l’industria, ricerca ed energia: “Le controverse aspettative riguardo alla tecnologia 5 G sono un dato di fatto in tutta l’UE. Queste erano le opinioni dei partecipanti alla conferenza che ho ospitato“. La tavola rotonda ha avuto l’appoggio degli eurodeputati verdi Klause Buchner (tedesco) e Michele Rivasì (francese), autrice di un’interrogazione sui rischi del 5G.

Al momento l’Europa non ha una valutazione dei rischi per la salute umana dall’introduzione della tecnologia 5G ha affermato Hristov la Commissione europea ha detto che una simile valutazione non è necessaria, nonostante gli avvisi di una parte della comunità scientifica. Lo trovo da irresponsabili. Per questo motivo, ho proposto una un panel scientifico del Parlamento europeo per preparare uno studio sui potenziali effetti sulla salute e sull’ambiente a partire dall’introduzione delle reti 5G. In diversi paesi europei ci sono proteste contro la tecnologia e Bruxelles ha bisogno di imparare ad ascoltare le preoccupazioni della gente, non ad agire in maniera tecnocratica.

Dico un problema, perché ancora una volta l’industria ha messo in una trappola artificiale tutte le altre preoccupazioni: salute, ambientale, etica e sicurezza dati. E’ l’irreversibilità del processo che dovrebbe farci prestare attenzione alle sfide che le reti mobili di quinta generazione hanno con loro. Tra molti vantaggi, credo che dovremmo prestare molta attenzione ai possibili rischi legati alla cybersecurity e ai potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute umana.”

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