Stop 5G, AAA cercasi disperatamente 400 donatori di 10 euro (entro 8 giorni): la manifestazione del 5 Novembre incalza!

di Maurizio Martucci

La metà del tempo (più un giorno) per la raccolta fondi è già trascorso, il 40% del target prestabilito è già stato raggiunto, per centrare i 7.000 euro dichiarati in partenza adesso servono altri 4.000 euro da trovare entro 8 giorni, indispensabili per organizzare al meglio la prima grande manifestazione nazionale unitaria Stop 5G d’Italia. Dalla gente, per la gente, senza finanziatori, né mecenati o partiti alle spalle. Ma forti della chiamata a Roma per la moratoria annunciata dall’Alleanza Italiana Stop 5G, strategia oculata all’indomani dell’ingresso nel Parlamento Europeo, prima della corsa contro il tempo per la mobilitazione del 5 Novembre 2019, dentro e fuori il Parlamento italiano. Un mese dopo la bocciatura della mozione Stop 5G, nel parziale accoglimento del Governo per studi sanitari-ambientali, propenso il nuovo vertice del dicastero alla Salute ad accogliere le richieste di malati e cittadinanza attiva, dopo un anno di denunce e diffide circostanziate. Insomma, qualcosa si sta muovendo, e adesso come non mai è giusto moltiplicare sforzi ed energie collettive.

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AAA cercasi disperatamente 400 donatori volontari per almeno 10 euro da versare entro 8 giorni diventa quindi il mantra per la precauzione nel tam-tam veicolato dal basso, il risultato virale per non spegnere il simbolo di un piccolo miracolo italiano che su Roma farà convergere pullman, aerei, auto e treni con attivisti (già accreditati per il convegno da 350 posti) da Trentino, Sardegna, Puglia, Abruzzo, Campania, Veneto, Basilicata e Lombardia. L’opzione scelta sulla piattaforma di crowdfunding EPPELA è infatti quella del TUTTO O NIENTE, cioé se entro il 22 Ottobre 2019 non si riescono a trovare almeno altri 4.000 euro, tutto il raccolto sinora versato salta col banco, anche se alla fine fossero pure 6.999 euro, con buona pace della macchina organizzativa dell’evento, senza più fondi per coprire i costi di gestione per accogliere autorevoli relatori internazionali e la protesta di piazza con democratici striscioni, magliette e bandiere.

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400 donatori di almeno 10 euro è un traguardo alla portata e accessibile, un piccolo contributo che messo dentro un cassa comune può consentire nell’autofinanziamento la copertura di spese preventivate all’osso. Non c’è tempo da perdere! Per chi ancora non avesse ben chiaro il rischio, la corsa è contro il tempo, oltre che contro il pericolo invisibile. Lo tsunami elettromagnetico del 5G avanza spedito a suon di investimenti pluri-milionari profusi dalla lobby nella compiacenza di esecutivo e spezzoni di parlamento. Solo una resistenza attiva vigile e umana può tentare di fermarlo a colpi di opposizione civile, prima che sia troppo tardi. Lo insegna la storia, non solo nella parafrasi biblica: la parabola del tenero fanciullo che sconfigge il gigante cattivo, nell’Era della Tecnoribellione vive nel solco della tradizione, nel mito intramontabile di vita e natura che non possono di certo soccombere al cospetto di (possibile) cancerogeno wireless e demenza artificiale, spacciate per inesorabile progresso contro buon senso e tutela dei diritti costituzionali. Macché tecno-dittatura, riprendiamoci i nostri spazi vitali. Aria de-elettrizzata e futuro a misura d’essere umano, altro che robot. Uniti si può, stop 5G fino alla vittoria!

3 commenti

  1. Scusate ma se la modalità è il “tutto o niente”, se malauguratamente non si dovesse arrivare alla cifra impostata… Dove vanno a finire i soldi della gente???

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  2. Dopo aver scritto il commento ho visto sul sito di eppela che eventualmente verranno riaccreditati sulle carte… Ma speriamo non ce ne sia bisogno!!!!

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