Stop 5G, Sara Cunial al Parlamento: “Governo sospenda 5G o svende salute, ambiente e beni comuni degli italiani!”

dal profilo Facebook dell’On. Sara Cunial (Gruppo Misto)

Con la mozione presentata insieme ai colleghi abbiamo chiesto al Governo di adottare iniziative per sospendere qualsiasi forma di sperimentazione tecnologica del 5G nelle città italiane, in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche che ne giudichino l’innocuità. Evidenze scientifiche indipendenti e scevre da conflitti d’interesse, che già oggi sono in corso e, addirittura, sono state pubblicate, ma che per nulla sono state considerate da quest’aula.

Come abbiamo potuto tristemente accertare il Report dell’Istituto Superiore di Sanità portato in Parlamento come verità assoluta non è altro che un documento impregnato di interessi di parte che nulla hanno a che fare con gli interessi dei cittadini italiani. Non c’è dignità né autorevolezza in questa scienza del profitto. Troppe volte in nome del progresso la tecnologia è stata pretesto per sostenere la salute dei mercati a scapito di quella degli esseri viventi. Come dimenticare i casi di amianto, pvc, pfas, nicotina, ddt, glifosato, cromo? Tutte sostanze avallate da studi di parte e da politici irresponsabili e venduti.
Come recentemente ha dichiarato anche la Corte di Cassazione sia civile che penale dare più valore alla letteratura scientifica indipendente rispetto a quella inquinata da conflitti con le aziende è una necessità non più rimandabile.

Con questa mozione non si chiede altro che sia data la possibilità a chi fa ricerca libera e seria, di portare a termine il proprio lavoro. E che siano attuati quei principi costituzionali e garantite quelle leggi che impongono di far prevalere la salute pubblica sul guadagno di soggetti privati. Ad oggi già 51 Comuni d’Italia stanno agendo attraverso delibere, mozioni, ordinanze urgenti e contingibili per fermare il 5G e assicurare il rispetto della normativa nazionale ed europea. Anche l’Austria, Cipro, Malta, e la Spagna, stanno andando nella stessa direzione, in difesa dei diritti delle persone, dell’ambiente e del paesaggio.

Ma mentre amministrazioni locali e interi Stati si stanno impegnando su questo fronte numerosi colleghi hanno deciso di disattendere alle proprie responsabilità presentando una mozione grondante di indulgenza e favoritismo nei confronti delle multinazionali del settore. L’ennesima dimostrazione di come si possa svendere la nostra salute, l’ambiente, i beni comuni di proprietà del popolo italiano, di cui anche l’etere fa parte, e trasformare il territorio in una gabbia per cavie, per soldi, potere e interessi di lobby”.

dal profilo Facebook di Maurizio Martucci (portavoce nazionale Alleanza Italiana Stop 5G)

“Conflitti d’interessi nei legami di ricercatori con l’industria, leggi che non tutelano la salute pubblica ad esclusivo appannaggio della lobby wireless, un progetto di connessione ubiquitaria e permanente senza uno straccio di test preliminare d’impatto sanitario, calato dall’alto senza nemmeno ricevere il consenso informato dei cittadini che il Governo vorrebbe nelle vesti di cavie, gli studi negazionisti sconfessati dalle schiaccianti evidenze di letteratura biomedica e comunità medico-scientifica internazionale indipendente che denuncia i gravi pericoli non termici e biologici, l’inaccettabile martirio annunciato di disabili e malati, principalmente ambientali di elettrosensibilità, sensibilità chimica multipla e fibromialgia: finalmente in Parlamento oggi è uscita fuori la VERITA’, grazie ad una straordinaria Sara Cunial, prima firmataria della mozione Stop 5G che – se approvata dai deputati della Camera – impegnerebbe formalmente il Governo in una sensata moratoria su tutto il territorio italiano. Mai più senza voce: dalla Risoluzione di Vicovaro ad oggi sono stati fatti passi da gigante. Adeso attendiamo fiduciosi il voto parlamentare come assunzione di responsabilità politica anche verso le future generazioni. Fiduciosi verso il buon senso e la precazione, in nome della vita !”

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