Elettrosmog, politica italiana a due facce. Da una parte il rischio del Governo e i suoi parlamentari di riferimento, dall’altra le Regioni e alcuni consiglieri impegnati nei territori per la minimizzazione del rischio. In mezzo i cittadini tra incognite, paure, inconsapevolezza, rivendicazioni alla tutela e allarme. Andiamo con ordine. Dopo il fallito Golpe elettromagnetico del Governo Meloni di quest’estate, abbondantemente approfondito qui sui nostri canali, nei giorni scorsi il senatore Salvo Pogliese (Fratelli d’Italia) in mezzo al Decreto sulla Legge annuale mercato e concorrenza 2022 ha inserito un emendamento per aumentare i limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico in tutta Italia, “al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l’offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica”. Sempre nei giorni scorsi però, con una visione decisamente inversa e contraria, nel consiglio regionale della Calabria è stata approvata la legge per l’istituzione di un Catasto della antenne, annunciata come «la normativa più avanzata d’Italia in questo campo», per un censimento regionale delle Stazioni Radio Base (previsto dal 2001), in osservanza delle prescrizioni per la tutela ambientale e sanitaria della popolazione.
Per Allerta 5G, in esclusiva su La Casa del Sole Tv e in collaborazione con OASI SANA, il giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci intervista Ferdinando Laghi, consigliere della Regione Calabria eletto nella lista ‘De Magistris presidente’, presentatore della proposta di legge regionale sul Catasto delle antenne, medico-chirurgo, vice-Presidente nazionale di ISDE – Italia nonché ex Presidente dell’International Society of Doctors for the Environment –Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente- (ISDE) con sede a Ginevra, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dalle Nazioni Unite (ONU).
Oasi Sana 