di Maurizio Martucci

“Non ci fermerete, non ci condizionerete con le vostre lobby!” Verrebbe da ridere se non fosse che c’è da piangere, perché ne va della nostra salute e del nostro futuro. Guardate il video ripreso da Key4biz: Adolfo Urso, nel Governo Meloni ministro delle imprese e del made in Italy (MIMIT), il politico che più di tutti ha voluto innalzare i limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico, a favore di telecamera si scaglia contro Lucina Paternesi, la giornalista di Report autrice del servizio televisivo Drizza le antenne in onda questa sera su Rai 3: il ministro già al centro di accuse per conflitti d’interessi (consulenze in armamenti denunciate al tempo in cui in Parlamento presiedeva il COPASIR) e poi additato di essere un massone (aveva annunciato una querela contro il programma di Sigfrido Ranucci), adesso arriva ad accusare di lobbing addirittura una testata giornalistica, rea di avergli posto delle semplici domande. Oltretutto sensate e d’interesse pubblico. Formulate nel silenzio assordante del restante mainstream che sui pericoli del wireless ha preferito tacere: “perché avete alzato a 15 V/m? E perché non a 60 V/m? Quindi alzerete ancora di più? Ma il 5G si poteva fare anche a 6 V/m...”

Intanto, nonostante le multinazionali del 5G siano state convocate al MIMIT per sciogliere (a loro favore) un nodo burocratico sollevato dalle agenzie regionali nel rilascio dei nulla osta all’aumento elettromagnetico (pare stia rallentando lo tsunami elettrosmog), dalle amministrazioni arrivano i primi dati ufficiali, alquanto allarmanti: ARPA Piemonte, +300% densità di potenza registrato dalle antenne 5G, +200% per il 4G rispetto a prima. Riccione (Rimini), +150% emissioni elettromagnetiche. Cologno Monzese +50% richieste per antenne da installare sul territorio comunale. E nelle città come nei piccoli centri, monta inesorabile la tecnorivolta, inascoltati i cittadini nella Conferenza Unificata mai convocata dal Governo. Solo negli ultimi giorni, cortei, manifestazioni e dissenso si sono registrati ad Empoli (Firenze), Andria (Barletta-Andria-Trani), Mugnano del Cardinale (Avellino), Avella (Napoli) e Aragona (Siracusa).

PRESI PER I FONDELLI – La TecnoGabbia di Maurizio Martucci

Su Rai 3, questa sera alle ore 20.55 va in onda il servizio. Ecco l’anticipazione ripresa da Report. “L’innalzamento dei limiti sembra avere un obiettivo preciso: far risparmiare 4 miliardi agli operatori di telefonia che, altrimenti, sarebbero stati costretti a un esborso maggiore per l’ammodernamento degli impianti. Questo provvedimento è solo l’ultimo dei tanti interventi normativi che, negli ultimi anni, in nome della semplificazione, ha spianato la strada alle aziende di telecomunicazioni. Dall’eliminazione dei vincoli paesaggistici per l’installazione dei tralicci al tetto massimo di 800 euro per l’occupazione di suolo pubblico, le compagnie telefoniche hanno letteralmente preso d’assalto i territori. A farne le spese sono soltanto sindaci, cittadini e territori. Chi ci guadagna da tutta questa semplificazione?”

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