Londra, migliaia sfilano contro l’Identità digitale: “schiavitù permanente, non App innocua”

S’è svolta oggi a Londra la manifestazione contro la BritCard, l’Identità digitale che il governo guidato dal laburista Starmer sta cercando di finalizzare come primo caso in Europa, diverso anche dall’IT-Wallet: “viene pubblicizzato come un mezzo di sicurezza, ma è stato concepito per il controllo“. Le accuse rivolta ai governanti britannici sono quelli di utilizzare la transizione digitale per chiudere le libertà dei cittadini in una tecno-sorveglianza algoritmica gestita da remoto: prima della City, pochi giorni fa un’altra manifestazione contro l’ID s’è tenuta a Liverpool.

“Ti dicono che è una comodità: un unico accesso, un “portafoglio” digitale sul tuo telefono, un modo più rapido per sbrigare le pratiche burocratiche. Non credere al marketing. Sotto la superficie lucida si nasconde una sola chiave – One Login – e quella chiave si sta già trasformando nel cancello attraverso il quale lo Stato, le banche e le aziende decideranno chi può lavorare, chi può richiedere sussidi, chi può acquistare o vendere immobili e chi può accedere al proprio denaro. Il Portafoglio non è un’App innocua; è un contenitore per token emessi dallo Stato. Quando quei token diventano la prova accettata per tasse, sussidi, mutui, registrazione aziendale e servizi quotidiani, un’app sul tuo telefono diventa il registro della tua vita. La BritCard potrebbe essere solo un’opera teatrale. La vera opera è una silenziosa rielaborazione della vita civica in logica automatica. La protesta di massa del 18 ottobre a Londra è solo l’inizio; continueremo finché il lavoro non sarà completato. Faremo i nomi degli artefici, sveleremo le loro strategie e ci rifiuteremo di farci distrarre da allarmismi, depistaggi o voci di parte. Non ci lasceremo trasformare in una schiavitù permanente.”