di Maurizio Martucci
Dalla casella da cliccare ‘Non sono un robot‘ accanto alle foto di un puzzle ingannevole fino ad “essere umano verificato” con riconoscimento biometrico-facciale. Entro la fine del 2025, il passo è breve. “Avevamo bisogno di un modo per identificare e autenticare gli esseri umani”. Nei prossimi mesi, così dovrebbe cambiare l’accesso ad Internet nell’Era dell’Intelligenza artificiale, tra foto ad alta risoluzione e rete neurale con telecamera a infrarossi e termometro. Da un palco di San Francisco (California, USA) lo ha annunciato Sam Altman, padre di OpernAI e nume tutelare di Stargate, la super Intelligenza artificiale da 500 miliardi di dollari commissionata dal presidente Donald Trump. “È una sfera bianca grande quanto un pallone da spiaggia, con una telecamera al centro” – si legge sull’ultimo numero della prestigiosa rivista americana Time che, in esclusiva, titolando “Sei Umano?” descrive il sistema di prossimo accesso al Web – “l’azienda che la produce, nota come Tools for Humanity, chiama questo misterioso dispositivo Orb. Fissa il cuore del globo di plastica e silicio e mapperà i solchi e le zone ciliari dell’iride oculare. Pochi secondi dopo, riceverai la prova inviolabile della tua umanità: un numero binario di 12.800 cifre, noto come codice dell’iride, inviato a un’App sul tuo telefono. Contemporaneamente, un pacchetto di criptovaluta chiamato Worldcoin, del valore di circa 42 dollari, verrà trasferito sul tuo portafoglio digitale: la tua ricompensa per essere diventato un “essere umano verificato“.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE (NON BIOLOGICA NE’ UMANA) – La TecnoGabbia di Maurizio Martucci

Conoscendo bene il cronoprogramma dei transumanisti per la singolarità ormai prossima, Altman – esattamente come Trump favorevole all’uso del nucleare per alimentare l’Intelligenza artificiale – anticipa i tempi, certo che l’IA diventerà così avanzata, “così simile all’uomo, che non saremmo più in grado di dire se ciò che avevamo letto, visto o sentito online provenisse da una persona reale“. Esattamente quanto nelle mie inchieste denuncio da tempo: la transizione digitale sta sostituendo i piani, invertendo il reale col digitale, e viceversa. Da questa premessa il movente, per infrangere definitivamente il sogno di una Rete open, free access, aperta e di libera fruizione e accesso in favore di un ingresso autenticato con riconoscimento biometrico seguito da (patetico) obolo in criptovalute. “Il suo obiettivo – scrive il Time – è registrare ogni singolo essere umano sul pianeta. La criptovaluta gratuita funge sia da incentivo per gli utenti a registrarsi“. La cosa buffa, o se vogliamo essere più espliciti … la cosa che fa davvero arrabbiare, è che si trova la soluzione restando sempre nel problema, essendo Altman & soci gli strateghi dell’intelligenza liquida che ora vorrebbero regolamentare, in realtà infilando nella TecnoGabbia l’intera umanità digitalizzata. Miliardi di utenti in Internet equivarrebbero infatti a miliardi di dati biometrici profilati per nazione e città, disponibili per ogni cosa. Con tutto quello che ne potrebbe seguire in termini di tracciamento, privacy, ma soprattutto diritti e libertà. Perché, in sostanza, significherebbe avere a disposizione un registro planetario dell’umanità intera, oltretutto detenuto nelle mani di potentissime lobby di multinazionale dell’Hi Tech. Cioè di soggetti privati (gli stessi che puntano al TecnoUomo col 6G dell’Internet dei corpi).

Lo spauracchio, dicono dalla Silicon Valley, sono i bot e gli agenti di Intelligenza artificiale, eserciti liquidi già assoldati ai servizi di intelligence impegnati nella guerra cybernetica, la Guerra Fredda 2.0 del Terzo Millennio. All’orizzonte, previste conseguenze a cascata sull’esperienza umana online. Insomma, sta per cambiare tutto. “Man mano che i sistemi di intelligenza artificiale diventano più difficili da distinguere dalle persone, i siti web potrebbero dover affrontare difficili compromessi”, afferma un recente studio di ricercatori di 25 università, organizzazioni non profit e aziende tecnologiche, tra cui OpenAI. “C’è un rischio significativo che le istituzioni digitali siano impreparate per un momento in cui gli agenti basati sull’intelligenza artificiale, compresi quelli sfruttati da attori malintenzionati, sovrastano le altre attività online”. Infatti su social gettonati come X (ex Twitter) e Facebook gli account gestiti da bot stanno incasellando miliardi di visualizzazioni di contenuti generati dall’Intelligenza artificiale. Significa che il punto di non ritorno è già qui. Un tempo si diceva ‘non moriremo democristiani‘, oggi mutuabile in ‘non moriremo transumanizzati’. Restiamo umani e, se necessario, pure fuori Internet: meglio, molto meglio disconnessi e liberi!
Falso di Stato: con l’Intelligenza artificiale il Pentagono creerà finti profili su Internet

SOSTIENI OASI SANA
L’INCHIESTA SUI LATI OSCURI DEL DIGITALE
DONAZIONE PAYPAL https://oasisana.com/2020/02/28/donazione-con-paypal-sostieni-oasi-sana/
DONAZIONE BONIFICO BANCARIO
Intestato a Maurizio Martucci
IBAN IT87L0832739030000000011809
Causale: donazione
DONAZIONE TIPEEE https://it.tipeee.com/maurizio-martucci
ORDINA SUBITO I LIBRI DI MAURIZIO MARTUCCI CON SCONTO OASI SANA E DEDICA PERSONALIZZATA DELL’AUTORE


